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Alessandro Lilli

Due anni fa persi l’occasione di intervistare il bassista e membro storico dei Jaded Heart Michael Mueller per una mera coincidenza. Ma stavolta non mi sono lasciato sfuggire l’opportunità di raccogliere le dichiarazioni del disponibilissimo Mueller alla vigilia della pubblicazione del nuovo album “Helluva Time”. Facile prevedere che sarà l’ennesimo successo di una band praticamente infallibile!!!

Il nuovo album verrà pubblicato sotto una nuova etichetta. Come mai? Non verrai mica a dirmi che la UlfTone Records abbia scaricato i Jaded Heart dopo un disco eccellente come "Trust", perchè non ci crederei...
No, assolutamente. E’ semplicemente perchè la nostra nuova casa discografica ha più peso ed offre maggiori opportunità per poter pubblicare un album. Stop...

Ho avuto modo di ascoltare il nuovo cantante Johan Fahlberg con la sua precedente band di prog-metal Scudiero, e trovo che il suo approccio vocale è meno urlato (e forse più espressivo) rispetto a Michael Bormann. C’è rischio che il sound dei Jaded Heart perda di impatto?
No, perchè sapevamo che già sui precedenti dischi gli altri quattro membri dei Jaded Heart avevano avuto un’influenza considerevole sul nostro sound. Sapevamo che le canzoni avrebbero continuato ad avere il tipico stampo Jaded Heart. Cercavamo un elemento che avesse una sua forte identità vocale, fosse creativo e potesse agevolmente interpretare i vecchi brani.

Doveva anche adattarsi come persona. Abbiamo cercato il nuovo cantante in tutta Europa, ed alla fine abbiamo scovato Johan a Stoccolma... Johan è semplicemente perfetto per noi, sia come amico che come musicista. Dopo aver ascoltato le sue interpretazioni di “Anymore” e di “Feels like home”, dicemmo a volo. “E’ lui!”. Aggiunge nuovo tono di colore alla musica, e finalmente ci siamo scrollati di dosso quel marchio di “Bon Jovi tedeschi” che avevamo in passato, per via della voce di Michael.

Sono convinto che “Helluva Time” sarà l’ennesimo capolavoro di una band che sinora non ha mai mancato un colpo... Ma l’annunciata cover dell’ hit “Paid my dues” della popstar Anastacia mi turba un tantino...
Non c’ è da preoccuparsi, credimi! La canzone originale era un buon pezzo rock, e la nostra versione è ancora più roccheggiante... Tipicamente alla Jaded Heart!!

Che bilancio ti senti di fare sull’ultimo album "Trust", ed in generale sull’anno passato?
Le recensioni di "Trust" sono state eccellenti un pò in tutto il mondo, ed il nostro primo tour da headliner ha riscosso un buon successo. Al giorno d’oggi non è facile portare dal vivo la propria musica ed attirare la gente ai concerti, se si suona in una band di hard rock melodico... Dopo la separazione dal nostro ex-cantante abbiamo attraversato un periodo difficile, ma ora abbiamo lasciato alle spalle i problemi e possiamo guardare ad un periodo grandioso... (HELLUVA TIME NdA)

Se è lecito chiederlo, come mai Michael Bormann abbandonò i Jaded Heart nel 2004, al termine del tour di Trust?
Sembra davvero il tipico clichè... furono le classiche “incomprensioni a livello musicale e personale” a costringerci ad estrometterlo. I Jaded Heart avevano sempre inteso essere una band, e non la piattaforma per i voli individualistici di qualcuno. Tutto ciò che facciamo è per la band intesa come gruppo. Non volevamo avere un leader costantemente sotto i riflettori. Bisogna che venga dato ascolto a tutti noi cinque.

Cosa c’è stato di vero nelle voci che indicavano in Mike Tramp il possibile nuovo cantante, prima dell’avvento di Johan?
Assolutamente nulla. Questa illazione è venuta fuori allorquando incontrammo Mike Tramp ad un concerto e fummo visti intrattenerci con lui. Attualmente Henning suona con Mike nei White Lion quando non è imeagnato con noi.

Chris Lausmann, già chitarrista nei Bonfire, si è costruito un’ottima reputazione come produttore. Pensi che i Jaded Heart torneranno a lavorare con lui?
Certamente! E’ amico di vecchia data della band! Ha coprodotto, mixato e fatto tutto l’editing del disco. Probabilmente lavorerà con noi alla consolle anche durante il tour.

Ho sempre notato che non esiste alcun filmato dal vivo dei Jaded Heart. A quando un dvd live, o quantomeno qualche videoclip?
Effettivamente al momento stiamo raccogliendo materiale per un dvd, ma non abbiamo ancora fissato una data di pubblicazione.

Da quanto mi risulta, dopo l’United Forces of Rock festival a Ludwigburg/Germania, la band intraprenderà un nuovo tour da headliner. I Jaded Heart si ricorderanno anche di noi, poveri italiani abbandonati?
Si, decisamente. Siamo impazienti di presentare al pubblico “Helluva Time”! Cercheremo di prendere parte ad un buon tour come headliners o anche come gruppo di supporto. Se c’ è qualche organizzatore che vuole portarci a suonare da qualche parte in Italia, è libero di contattare il nostro management (capito tour promoters nostrani? Fatevi avanti!!! NdA). Ci piacerebbe davvero venire in Italia!!

Dopo otto albums altamente incensati, qual’è il segreto che vi consente di pubblicare sempre grandi canzoni e restare in vetta nel gradimento del pubblico?
La passione e l’amore per la nostra musica ci inducono a lavorare sodo. Ma ciò non è propriamente una formula segreta...

Lasciando da parte gli Scorpions, ritieni che i Jaded Heart abbiamo finalmente raggiunto un primato di notorietà nell’ambito dell’attuale panorama rock della Germania, o c’è qualche altra band tedesca che i Jaded Heart considerano più rappresentativa?
Ci sono parecchie ottime bands qui in Germania, ad esempio Pink Cream 69, Evidence One e Wicked Sensation (permettimi di aggiungere ulteriormente i Frontline ed Fair Warning, e sicuramente ne dimentico qualcuna...NdA) La scena hard rock qui in Germania è sicuramente migliore oggi di dieci anni fa.

Agli esordi, i Jaded Heart venivano spesso indicati come i successori dei Bonfire, anche se personalmente ritengo che il vostro stile musicale si sia ben presto discostato dal loro. Come avete vissuto questo confronto?
Davvero? Questa non la sapevo!!! Beh, i Bonfire erano e sono tuttora un’ottima band di hard rock, ma penso che il nostro stile sia sempre stato completamente diverso...

Nella mia personale top-ten, elessi "Trust" come miglior album del 2004 a pari merito con "Thunderdome" dei Pink Cream 69. Sembra davvero che la Germania detti legge!!! Sto mantenendo un posto in classifica per "Helluva Time", quest’anno, perchè è facile prevedere che sarà un nuovo successo. Dio vi benedica, ed in bocca al lupo per questo vostro nuovo progetto!!!
Grazie per il tempo che mi hai concesso e per il supporto dei lettori di Slam. Speriamo di poter venire in Italia presto ad infiammare il vostro pubblico. Stammi bene e goditi il nostro nuovo album HELLUVA TIME!!!



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