www.madmargritt.com

 

 


Moreno Lissoni
Traduzione by Claudia Schiavone

I Mad Margritt sono un four pieces proveniente da Atlanta con all'attivo tre dischi.
Il Chitarrista e cantante Eddie Smith non si è fatto troppi problemi e ha risposto a tutte le nostre domande...

Presentate i Mad Margritt ai lettori di SLAM!
La band si è formata agli inizi degli anni ’90 a Miami, Florida. Siamo venuti fuori proprio durante quello schifo di fenomeno “grunge”, perciò all’inizio la gente non sapeva davvero che farsene di noi. All’epoca nessuna label voleva avere a che fare con un gruppo di rock’n’rollers capelloni. Nel 1997 abbiamo deciso di creare una nostra etichetta e abbiamo realizzato un EP di 5 brani intitolato “Cold Sweat”. Il cd ha venduto veramente bene per essere il prodotto di un’etichetta indipendente. Un anno circa dopo l’uscita di “Cold Sweat”, la Delinquent Records è arrivata dall’Alabama ad offrirci un contratto. Nel maggio 1999 abbiamo realizzato il nostro primo album con la Delinquent, In “The Name Of Rock”. Il fatto di essere sotto contratto con una “vera” record label ci ha aperto molte porte. Abbiamo cominciato a lavorare con un po’ di agenti e abbiamo passato i due anni e mezzo successivi in tour per tutto il Paese, aprendo per bands come Skid Row, Ratt, Cinderella, Warrant e Quiet Riot, per nominarne alcuni. Quando abbiamo iniziato a lavorare sul secondo album abbiamo scoperto che la Delinquent non stava navigando in buone acque. Fortunatamente avevamo appena suonato a Las Vegas, Nevada, dove avevamo conosciuto Tom Mathers (il capo della Perris Records). Avevamo già lavorato con Tom in passato (era stato lui a curare la distribuzione di “Cold Sweat”) ma quella era la prima volta che ci vedeva suonare dal vivo. Tom è rimasto talmente colpito da offrirci un contratto per realizzare il nostro prossimo lavoro con la Perris Records. Eravamo così eccitati di lavorare con la Perris! Hanno lavorato con un sacco di bands, Warrant, Enuff Z’Nuff, L.A. Guns, Pretty Boy Floyd,…eravamo certi di essere in buone mani!!!
Il nostro primo album sotto la Perris è uscito lo scorso novembre. L’album si intitola “New Sensation” e chiunque voglia avere maggiori dettagli sulla band o sul cd può andare a visitare il nostro sito www.madmargritt.com.

Come avete cominciato la vostra carriera di musicisti?
Dopo aver ascoltato “Double Live Gonzo” di Ted Nugent ho capito che volevo diventare un musicista. Quell’album era così pieno di energia, mi ha davvero fatto uscire di testa! Il giorno dopo sono uscito e ho comprato la mia prima chitarra. Ho cominciato a cantare solo qualche anno più tardi. Quando abbiamo iniziato ad essere i Mad Margritt non riuscivamo a trovare un cantante decente, perciò ho deciso di provarci. Ho sempre avuto una grande ammirazione per i cantanti potenti e intensi come Sebastian Bach. All’inizio non ero un granchè, ma ho perseverato e dopo qualche anno la mia voce ha cominciato a diventare davvero potente. Continua a piacermi molto suonare la chitarra, ma cantare è diventata la mia passione nella vita.

Raccontateci del vostro passato e delle bands in cui hanno suonato prima i membri della band.
La prima band in cui ho suonato è stata quella in cui Steve suonava il basso. Credo che in tutte le bands di cui ho fatto parte ci fosse anche lui, eccetto una, chiamata The Stranglers Of Bombay, di Miami.
Quando abbiamo incontrato Danny (batteria) lui suonava in una band chiamata Pink Steel. L’abbiamo visto dal vivo una sera e spaccava davvero il culo alla batteria. Eravamo alla ricerca di un batterista e, fortunatamente per noi, quello era il suo ultimo show con i Pink Steel.
Davay (chitarra), che ci crediate o no, era membro di una band che suonava ai matrimoni quando l’abbiamo conosciuto. Mi ucciderà per aver rivelato questa cosa!!! Doveva vestirsi in smoking e suonare quella merda tipo Ricky Martin e Celine Dion, superfluo dire che fosse abbastanza depresso!!! Quando si è presentato per il provino eravamo sicuri di aver trovato il chitarrista che faceva per noi dopo la prima canzone. Davay è indubbiamente uno dei chitarristi più dotati con cui abbia suonato finora.

Come descrivereste la vostra musica e quali artisti vi influenzano?
Noi siamo grande energia, rock’n’roll. Siamo cresciuti ascoltando gruppi come Motley Crue, Skid Row e Poison, e altre bands più heavy come Iron Maiden e Dio. Questi gruppi hanno influenzato molto sia noi che la nostra musica. Abbiamo anche tratto ispirazione da molte bands degli anni ’70 come AC DC, Ted Nugent, Kiss… fondamentalmente da qualunque cosa che avesse un suono di chitarra rumoroso, cattivo e odioso!

Cosa ascoltate in questo periodo e quali sono i vostri album preferiti?
Sto ascoltando parecchio il primo album dei Damn Yankees. Non ascolto molta roba nuova ultimamente. Per quanto riguarda i miei album preferiti, direi i primi due degli Skid Row, “Back In Black” degli AC DC, “Decade Of Decadence” dei Motley Crue e, naturalmente, qualsiasi cosa di Ted Nugent! Ce ne sarebbero tantissimi da elencare. Ne adoro talmente tanti di quel periodo che la lista potrebbe andare aventi all’infinito.

Avete aperto per una serie di gruppi come Ratt, Cinderella, Warrant…, potete parlarcene?
Questa è una delle cose più esaltanti dell’essere Mad Margritt. Siamo stati in tour per tutto il Paese e abbiamo aperto per le mitiche bands con cui siamo cresciuti. La miglior band con cui abbiamo suonato sono sicuramente i Quiet Riot. Ci hanno lasciato salire sul palco dopo il sound check per provare qualcuno dei loro strumenti. Ci hanno anche fatto un sacco di complimenti. Jani Lane dei Warrant è stato molto gentile con noi, come anche i Cinderella. I più selvaggi in assoluto sono i The Bullet Toys. Sono decisamente degli animali da festa!!! Dopo lo show che avevamo fatto con loro a Nashville ci hanno invitato a un after-show party nel loro hotel. Ci saranno state circa 20 o 30 persone pigiate in questa stanzetta d’hotel, tutte che facevano un gran casino. Siamo presto diventati rumorosi e fastidiosi, sembrava di essere in un cazzo di circo!!! Eravamo tutti totalmente di fuori e siamo andati avanti fino alla mattina presto!

Cosa ci dite di “Bon Appetite…”?
“Bon Apptite” è un tribute album dedicato a agli anni degli AC DC con Bon Scott. È stato realizzato dalla Perris circa un anno fa. Tom (capo della Perris) ci ha chiamato per sapere se potevamo essere interessati a realizzare un pezzo per il CD e noi abbiamo accettato all’istante. Siamo tutti grandi fan degli AC DC ed eravamo emozionatissimi all’idea di registrare una delle loro canzoni. La scelta è caduta su TNT. Musicalmente ci siamo attenuti molto all’originale, mentre relativamente al cantato l’abbiamo reso in maniera un po’ diversa dallo stile di Bon. In principio avevo provato ad imitarlo, ma all’ultimo minuto ho deciso di usare il mio normale timbro di voce. Ho pensato che non avesse molto senso cantare esattamente come lui. Siamo contenti del risultato. Infatti, abbiamo incluso il pezzo anche nel nuovo album (“New Sensation”). Tra gli altri artisti che hanno partecipato a questo tributo ci sono Tommy Paris (Britny Fox), Jason McMaster (Dangerous Toys), Derek St. Holmes (Ted Nugent) e il vocalist originale degli AC DC prima di Bon Scott, Dave Evans. È davvero forte, se siete fan degli AC DC vi consiglio davvero di ascoltarlo.

Parlateci del nuovo album e del contratto con la Perris Records.
È fantastico lavorare con la Perris. Credono in quello che facciamo e stanno lavorando duro per farci salire di livello. Una delle grandi cose della Perris è che ci hanno lasciato piena libertà nella realizzazione dell’album. Abbiamo lavorato molto ai testi delle canzoni e alla registrazione. Volevamo anche sperimentare qualcosa di nuovo questa volta, ci siamo concentrati di più sulle melodie e sulle armonie, abbiamo introdotto nuovi elementi mai provati prima nel songwriting. Molta gente sentendo che il titolo dell’album è “New Sensation” pensa che siamo noi a presentarci come la “new sensation”, ma in effetti è un gioco di parole. Quando noi diciamo “new sensation” ci riferiamo ad un diverso modo di fare musica rispetto a prima. Ci stiamo avventurando in territori inesplorati per capirci, da questo il nome “New Sensation”.

Cosa pensate della scena hard rock?
È molto migliorata rispetto a qualche anno fa. Bands come Whitesnake e Poison ci sono e sono ancora fortissime ma, sfortunatamente, a questo punto credo che sia una questione nostalgica. Perché il rock possa davvero fare il suo ritorno è necessario che venga fuori qualcosa di nuovo, qualcosa con cui le nuove generazioni si possano identificare. Se succedesse una cosa del genere, fermo restando le apparizioni dei gruppi storici, potremmo realmente avere una possibilità.

Conoscete qualche gruppo italiano?
C’è una band che ho conosciuto, si chiamano Naughty Whisper. Mi hanno spedito loro cd un mese fa e mi è piaciuto veramente molto! Ad essere sincero non conosco nessun altro della scena hard rock italiana, a parte loro. Forse qualcuno che sta leggendo quest’intervista può mettersi in contatto con me (mad4u2rock@bellsouth.net) e darmi qualche notizia sulle bands italiane chje meritano un ascolto.

Potete consigliarci qualche buon gruppo?
Gli American Heartbreak mi piacciono molto. È appena uscito un loro album sotto la Perris chiamato “You Will Not Be Getting Paid”. Credo che ci siano dei samples sul sito della Perris (www.perrisrecords.com).

Qualche idea per il nuovo album?
Cominceremo a registrare il nuovo album dopo le vacanze. A giudicare dalle canzoni scritte finora, lo stile è simile a quello dei nostri primi lavori (“Cold Sweat” e In The Name Of Rock”). È molto più crudo e guidato dal suono della chitarra rispetto all’ultimo album. Mi piace molto quello che abbiamo ottenuto con “New Sensation” e sicuramente faremo tesoro di questa esperienza per questo nuovo lavoro, ma le canzoni a cui stiamo lavorando sono un deciso ritorno al nostro suono degli inizi.

Quali sono i vostri programmi futuri?
Continueremo ad andare in tour e realizzare album finché saremo fisicamente in grado di farlo. C’è ancora un pubblico là fuori che vuole ascoltare questo genere di musica e se MTV e le radio non se ne accorgono che vadano al diavolo, noi riusciamo ad andare avanti anche senza di loro!!! Non stiamo diventando ricchi, ma credo che, in ogni caso, la gente resterebbe sconvolta se sapesse quanto in effetti guadagnamo. Quanta gente può dire di riuscire a mantenersi facendo quello che ama?

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