Old review: BACK NEXT
CONTACT
www.kulick.net
www.myspace.com
 

BRUCE KULICK
Bk3
Twenty4 2010

Dopo il disco dei Kiss e quello di Ace, giusto per restare in famiglia, arriva anche quello di Bruce Kulick. Disco tamarrissimo dai suoni pesanti, alle volte persino pezzi up tempo, Kulick dietro al microfono aggiunge quella attitudine che fa sembrare il tutto meno leccato, pollice alzato per Kulick cantante. Gli ospiti ovviamente si sprecano Gene Simmons, Doug Fieger (The Knack), Steve Lukater (Toto), Eric Singer, John Corabi (ex Motley Crue, Union) , Kenny Aronoff, Tobias Sammet (Edguy), persino il figlio di Simmons, Nick, o vecchi compagni degli esordi di Kulick come Jimmy Haslip (basso assieme a Kulick nei Blackjack ). Fate sembra uscita da No more tears di Ozzy il pezzo migliore dell’ album, Gene Simmons canta Ain’t Gonna Die e ne è anche coautore, ricorda cose come Within di Psycho Circus, un terreno su cui il demone non si è mai cimetanto più di tanto ma il risultato è sempre ottimo.

John Corabi canta e firma No Friend of Mine molto Union, Esp ed è insipida. Nick Simmons sembra essere la versione blues di Gene, canta una zeppeliniana Hand of the King, cassata. I’ll Surivive sembra un lento dei Velvet Revolver, sbadigli, idem Final Mile anche se più ammicante, altri sbadigli. Grazie a Dio arriva Doug Fieger a risvegliarci con la solare Dirty Girl, ottima prova. I’m The Animal ci ricorda che Tobias Sammet farebbe meglio a limitarsi al power metal, sembra di ascotare i Crashdiet dei poveri, pezzo scarso, voce orrenda. And I Know è veramente bella, mid tempo melodico che tira fuori la vena matura ma allo stesso tempo scanzonata di Kulick, mi piace da matti. Su Between The Lines Steve Lukater si scatena e anche noi battiamo il piedino alla grande e pensare che io odio gli strumentali. Chiude la pallosissima Life con tanto di flauto traverso e violini irlandesi: AIUTO!!!!!!!! Il disco ha degli spunti veramente riusciti ma si limitano alla metà della tracklist, a meno che non dobbiate proprio completare la vostra collezione risparmiate i soldi.
Lester Greenowski

top

CONTACT
www.enuffznuff.com
www.myspace.com
 

ENUFF Z’ NUFF
'Dissonance'
King Records 2009

Donnie e Chip di nuovo assieme? YES! Alla chitarra troviamo Jake E. Lee (Ozzy, Badlands) e alla batteria Vinni Castaldo. Cominciato a registrare nel 2006 bootlegato  fino alla deficienza, finalmente ripreso in mano e concluso solo nel 2009 questo disco è stato un vero e proprio calvario. In mezzo un po’ di tira molla tra  Donnie e Chip, la morte di Parent, insomma un bel casino!  Basta gossip da vecchia comare parliamo di musica! Il disco spacca! Donnie in piena voce, come ha dimostrato poche settimane fa dal vivo, song writing  ispiratissimo, una bella dose di carica, pezzi mediamente più cattivi del solito.

Jake E. Lee che reputavo una scelta sbagliata invece si integra perfettamente con lo spirito degli EZN. Si parte con l’ orientaleggiante Dissonance, Lazy Day totalmente Enuff, Joni Lynn beatleasiana da morire, Altered States alternative quanto basta un po’ Dinousar Jr.,  High spacca super Cheap Trick, molto bella Playground arrabbiata e oscura ma con le classiche aperture in cui gli EZN sono maestri indiscussi. Il disco scorre si lascia ascoltare senza nemmeno un intoppo le dinamiche sempre dosatissime, il grande gusto in sede di arrangiamento tutto concorre ad una fantastica prova per questa band che c’è e continua a sfornare ottimi dischi.
Lester Greenowski

top

CONTACT
www.cdbaby.com
www.myspace.com
 

THE BARBARELLATONES
'The Break-Up Ghost'
The Barbarellatones 2009

Dietro al progetto Barbarellatones troviamo Robbie Quine (SEX WITH LURCH), singer Californiano che divede la sua vita tra la musica e il surf. La foto che accompagna il CD mi lascia un pò basito, dal momento che Quine gioca con quest'immagine a metà tra il surfista e la drag-queen, tanto originale quanto trash... tatuaggi e tavola leopardata compresi.
The Break-Up Ghost racchiude in sè diverse atmosfere, sono dell'idea che ci vogliano orecchie ben allenate per poter approcciarsi a queste sonorità che miscelano glitter e surf, rock psichedelico e gothic, e dove le fonti sonore sono David Bowie con i The Cramps, i Velvet Underground con Iggy Pop...
Disco di non facile da assimilazione, ma con qualche spunto interessante: "Get Your Freak ON!" (di cui è presente anche la versione dance!!), "Mother, May I Sleep With Danger?", "Easy Riders' Gone To Hell" e "The Break-Up Ghost".
Ascoltare prima dell'acquisto!
Moreno Lissoni

CONTACT
www.kissonline.com
www.myspace.com
 

KISS
'Sonic Boom'
Universal 2009

Sonic Boom è l’ultimo lavoro dei Kiss, il ventitreesimo capitolo in studio della loro carriera. Sono passati 11 anni da Psycho Circus al posto di Ace e Peter troviamo Tommy e Eric.  Beghe legali, tour infiniti, reality, parentesi soliste più o meno fortunate non hanno impedito al più grande circo del rock and roll di tornare nuovamente in pista. Questa volta il quartetto di New York decide di darsi un enorme pacca sulla spalla e fare un disco nel quale i Kiss omaggiano i Kiss. Ce ne accorgiamo subito dalla copertina dove i riferimenti a Rock and Roll Over sono nettissimi.  Le canzoni seguono in tutto e per tutto i dettami stilistici definiti dalla band nel suo periodo aureo, mi riferisco al trittico Destroyer, RnR Over, Love Gun. 

Troviamo persino Eric e Tommy  dietro al microfono,  entrambi impegnati in due brani perfettamente sulla scia dei loro predecessori Peter e Ace. Eric canta All For the Glory, una specie di Hooligan parte seconda,  Tommy e When Lightning Strikes, una versione “aggiornata” di Shock Me. Gene ricicla, scrive, canta pezzi fighi Hot and Cold, conosciuta già come Rotten To The Core, un vecchio demo risalente al periodo citato prima, Yes I Know (Nobody's Perfect) dove i parallelismi con Love ‘em Leave’ em sono fortissimi. Sorpresa  graditissima il ritorno dei pezzi a due voci, dove si avvicendano Paul e  Gene, Stand su tutte un vero rock anthem alà Kiss. Paul come al solito infila un ottima prova di performer anche se i suoi pezzi forse sono i più deboli del disco. Nella versione digipack del disco presente anche Kiss Klassic ovvero un best fo riregistrato per l’occasione ed un dvd con estratti da un mega concerto brasiliano.
Un intricatissima giungla di rimandi e citazioni o la fiera della patacca? Non credo che sia rilevante, i fan dei Kiss avranno pane per i loro denti mentre i loro detrattori un nuovo mare di ragioni per sopportarli sempre meno. Io mi godo il disco.
Lester Greenowski

top

CONTACT
www.acefrehley.com
www.myspace.com
 

ACE FREHLEY
'Anomaly'
Bronx Born Records 2009

Tornano i Kiss e torna anche Ace, se contiamo che in giro c’è anche un nuovo lavoro di Bruce Kulick si può proprio dire che è un ottima annata per i fan dei Kiss. Era oltre vent’anni che Ace non incideva una nuova prova in studio, grazie a Dio il risultato è ottimo.
Ace ritorna con un bel disco moderno ma allo stesso tempo attento al suo background, lo testimoniano brani come Fractured Quantum, uno di quegli strumentali ormai marchio di fabbrica dell’Asso dello Spazio sin dai tempi del suo primo lavoro solista datato settantotto. Ottima la sua versione di Fox on the Run degli Sweet,  davvero ben riuscita. In pieno Frehley’s Comet style Change the World,  A little Below the Angel, It’s a Great Life hard rock anni ottanta dal sapore agrodolce filtrato direttamente attraverso i maleodoranti vicoli delle Bowerys di New York, per intenderci  a metà tra certe cose più leccate di Thunders, soprattutto It’s a Great Life, e l’Adam Bomb primissima maniera.
Outer Space, Sister, Foxy and Free sono un riuscitissimo mix di influenze vecchie e nuove del chitarrista in constante equilibrio tra DimebagZakk Wylde e Jimmy Page. La voce di Ace, sgraziata e tagliente come al solito, diventa quel valore aggiunto, una voce narrante imprescindibile, che riesce a regalarci la giusta ottica per catapultarci all’interno del pezzo e rendere al meglio questi frammenti di vita vissuta sempre sul filo del rasoio. È bellissimo ritrovare i vecchi amici in forma questo è uno di quei casi.
Lester Greenowski

top

CONTACT
www.andrea-ranfa.com
www.myspace.com
 

RANFA
'Little Hard Blues'
Tentacles Records 2007

Datato 2007, ma arrivato solo pochi mesi fa il CD d'esordio di RANFA, aka Andrea Ranfagni, singer fiorentino cresciuto con gli album di Queen, Deep Purple, Led Zeppelin e Whitesnake.
Uscito il 24 dicembre, Little Hard Blues, è un'autentica carellata di ospiti e ve ne cito solo alcuni per evitare la lista della spesa: James Christian degli House Of Lords presta la sua voce nella title track, Bernie Marsden (ex-Whitesnake) fa sentire la sua chitarra in ben 4 tracce, mentre Ian Paice si lascia trasportare con la sua batteria dalle atmosfere funky di "Forget My Boogie".
Dai nomi citati vi sarete fatti già fatti un'idea sul sound del rocker toscano, la poca originalità da spazio a del buon vecchio e sano rock targato 70, quando l'hard rock e il blues vedevano la loro massima esposione con gruppi come Led Zeppelin, Deep purple, Free, Grand Funk Railroad e Whitesnake... a questi nomi si potrebbero benissimo aggiungere anche Black Crowes e ZZ Top per darvi un quadro più completo dalla musica proposta da Ranfa.
Peccato averlo scoperto con un pò di ritardo, spero che gli amanti del classic rock non se la prenderanno con me per avergli tenuto nascosta questa ottima proposta nostrana.
Moreno Lissoni

CONTACT
www.rijittewest.com
www.myspace.com
 

BRIJITTE WEST AND THE DESPERATE HOPEFULS
'Brijitte West and The Desperate Hopefuls'
Devil's Jukebox 2010

Brijitte West è la leader dei NY Loose, si è imposta all'attenzione del mondo durante gli anni novanta per la totale scioltezza nell'incarnare in tutto e per tutto il prototipo della rock girl sensuale e selvaggia.  Da subito questo le valse i favori di mostri sacri come Joey Ramone, Joan Jett, Misfits etc. Dopo la proverbiale manciata di sette pollici, lo stupendo full lenght "Year of the Rat", il brano Spit incluso nella colonna sonora  Il Corvo e una manciata di video in alta rotazione su Mtv il giocattolo si ruppe. Shit Happens! Oggi dopo qualche reunion show per promuovere Born to Loose, compilazione a nome NY Loose su Fading Ways Records (Neil Leyton presente?), Brijitte torna con un nuovo progetto Brijitte West and The Desperate Hopefuls.

Ladies and gentleman è un piacere per me poterlo dire ho in mano un discone! Abbandonati  i vaghi richiami alternative che ogni tanto perturbavano le composizioni dei Loose qui si spinge il pedale sull'acceleratore: rock and roll 100% New York style. Heartbreakers, Ramones, Kiss, New York Dolls, Joan Jett ed un pizzico di Blondie. Attenzione però non c'è tempo per la nostalgia, siamo in pieno nuovo millennio e  Brijitte lo sa bene, il disco suona freschissimo e tutt'altro che retrò. Per gli affezionati di Slam posso solo dire glam punk al massimo splendore: DGeneration (per altro Jesse Malin duetta in How to be good), Demoliton23, Toilet Boys ma anche la spensieratezza di robe tipo Orphan Punks, Hollywood Teasze e Trash Brats e per tutti gli altri immaginatevi le Donnas capaci di suonare e con un songwriting sopra al livello quinta elementare, tipo i momenti migliori delle prime Sahara Hotnights. Grazie Brijitte!!!
Lester Greenowski

top

CONTACT
www.myspace.com
Email
 

(AllMyFriendzAre)DEAD
'Five Songs'
Amekasa Records 2009

Intitolato semplicemente Five Songs, questo mini riesce da subito a convincermi, grazie alla carica emanata dal quintetto calabrese formato da FranTz alla voce (ex Hozpital e Too Mera B.), da SuperAcidJuice alla batteria, da MeltedMan al basso (anche lui ex Too Mera B. e M.O.A.L.S.) e dai due chitarristi Gicass (ex Stradedaria) e El Pez (ex All The Shit’s Holes).
La loro biografia descrive alla perfezione quello che sono: "ascoltare suonare una Jaguar del '62... attitudine surf'n'roll con incastri direttamente legati al garage ed al punk" e le 5 canzoni presenti ci fanno sentire di cosa sono capaci.
Potenza, energia, vigore, intensità sono tutti aggettivi che potrei attribuirli, ma anche sarcasmo ed ironia fanno parte del loro dna, basta sentire o leggere titoli geniali come "What Madonna You Want" o "Charles Sbronzon".
I ragazzi meritano, dedicategli 5 minuti sul loro Myspace e fate vostro il CD.
Moreno Lissoni

CONTACT
www.mamakin.se
www.myspace.com
 

MAMA KIN
'In The City'
Leon Music 2009

Conosciuti con i 2 demo precedenti (dove ripescano "Champagne Chicks & Rock ’n’ Roll" da Three Is Company), si rifanno vivi gli svedesi Mama Kin con l'album d'esordio dal titolo In The City.
Originali come una tribute band di Vasco Rossi, lasciano da parte le sonorità dettate da chi ha dato il nome alla band (se siete su SLAM!, spero non ci sia neanche bisogno che ve lo scriva) a cui si rifacevano maggiormente agli esordi, per dedicarsi esclusivamente ad emulare i KISS!
A parte qualche eco Thin Lizzy-iano nella title-track, il resto del lavoro ripercorre con scarsa personalità quello che Paul Stanley e Gene Simmons suonano 20/30 anni fa, ma una volta tanto, il fatto di essere così derivativi non "danneggia" il mio giudizio finale che rimane più che positivo.
Certo, il quartetto di Karlstad ne deve ancora fare di strada per scrivere pezzi come "Detroit Rock City" o "Rock And Roll All Nite", ma qualche "succhiotto" sonoro ce lo regalano lo stesso: "Badge And A Gun", "You Belong To Me", "Higher & Higher" e "Too Much" fanno la loro porca figura.
Se siete rimasti delusi da Sonic Boom, forse In The City riuscirà a colmare parte del vostro sconforto.
Moreno Lissoni

top

CONTACT
www.myspace.com
 

SNAKEBITE
'WTF ?!'
Self Produced 2009

Dopo il positivo Sleep When I'm Dead tornano a farsi sentire gli Snakebite con WTF ?!, un EP di 6 brani.
La prima cosa che salto all'orecchio è la voce, infatti ora dietro al microfono troviamo il chitarrista Smoke che se la cava egregiamente anche come singer, il tiro non si scosta troppo da quello proposto in passato con uno spensierato party metal (i Danger Danger di Screw it potrebbero essere un buon termine di paragone).
La formula è quella stardard: chitarre "rockeggianti", sezione ritmica sculettante e corettoni, il tutto condito da un paio di canzoni davvero ben riuscite, mi riferisco a "Best Memories" e "Play In Hell" e dove non sfigura “S.W.I.A.D. '09” che non è altro che la nuova versione di “Sleep When I'm Dead”.
In conclusione, un altro passo in avanti per la band di Perugia!
Moreno Lissoni

CONTACT
www.EonianRecords.com
www.striketwicerocks.com
 

STRIKE TWICE
'Strike Twice'
Eonian Records 2009

Ho conosciuto gli Strike Twice durante uno scambio di cassette con il mio amico giapponese (nonchè editore di Scream, una fanzine glam nipponica) a metà anni 90. Da una decina d'anni quelle cassette sono state soppiantata dai CD e se non fosse per la Eonian Records forse in questo momento non starei qui a canticchiarmi "Never Let Go".
Come avrete già capito, gli Strike Twice fanno parte di quella schiera di gruppi che non ce l'hanno fatta, ma grazie all'etichetta americana rieccoli qui con un full length CD e una reunion fresca fresca che lascia presagire movimenti futuri per il gruppo americano.
Se idolatrate l'hair metal tagliato con lo sleaze, questo è un buon nome da segnarvi tra i vostri prossimi acquisti, io nel frattempo posso alzare il volume e riascoltarmi finalmente "Tuff Luck", "Get It", "One Night With You", "Tango" e "Back Door".
Moreno Lissoni

top

CONTACT
www.EonianRecords.com
www.myspace.com
 

DR.GRIND
'Speechless'
Eonian Records 2009

Devo ancora capire se Speechless è un disco che mi piace oppure no. L'avessi ascoltato 15 anni fa, forse vi avrei detto di si, con l'orecchio di oggi invece faccio un pò fatica anche se ha tutti i crismi per essere apprezzato da respira class metal a stelle e strisce.
Nati all'inizio degli anni 90 nello stato di Washington, sono usciti nel 1994 con un'album omonimo su Jett City Records pressochè passato inosservato, ma ora ci ha pensato l'attivissima Eonian Records a ripescarlo con una track list leggermente differente e qualche brano inedito ("Livin’ A Lie", "Speechless", "Follow Your Own Road", "Love Will Find A Way" e "Here And Gone").
Il problema di questo disco è forse quello di essere troppo omogeneo e di non avere dei suoni belli puliti e potenti come richiederebbe il genere, ma sono altrettanto convinto che i fan di DOKKEN e XYZ apprezzeranno le tracce contenute nel CD.
Moreno Lissoni

top

CONTACT
www.EonianRecords.com
www.myspace.com
 

SGT.ROXX
'Weapon of Miss Distraction'
Eonian Records 2009

In qualche scatolone ho ancora la cassetta di Push & Squeeze e di fatti, ad eccezione di "Wrap Yourself", le prime sette tracce sono prese pari pari da quell'ep uscito per la Rock Ola Records. Se non erro, ho anche qualche altra registrazione di altri pezzi, ma in questo momento non saprei proprio come rintracciarli e magari sono proprio quelli che completano i 19 brani di Weapon of Miss Distraction (le varie "Alright", "Without You", ecc. mi sono molto famigliari).
Gli Sgt. Roxx nacquero a Chicago nel 1990 quando i concittadini Enuff Z' Nuff e D'Molls erano ormai affermati nella scena glam americana, il sound non si discosta molto da quello che andava di moda all'epoca, un class metal stradaiolo con Motley Crue, Ratt e Lillian Axe nelle vene dove spiccano "All You Need", "Why'd You Lie", "Million Dollar Girls", "Without You" e "I Don't Know".
I cultori del settore sono avvisati, insieme a Crystal Roxx, Lancia, Faccry e compagnia, un'altro disco da aggiungere alla collezione.
Moreno Lissoni

top

CONTACT
www.EonianRecords.com
www.myspace.com
 

FELONY
'Helltown Hotel'
Eonian Records 2009

Tra le uscite della Eonian Records è uno dei nomi che mi suona sconosciuto e dopo essermi documentato sulla loro pagina Myspace ho scoperto che si formarono nel lontano 1989, periodo d'oro per il glam/street rock e si sciolsero dopo una serie di cambi di formazione.
Come ogni release dell'etichetta americana, anche qui è un certo tipo di hair metal a farla da padrone vista la data di nascita delle canzoni e quindi ancora del canonico glam metal nato con Theater Of Pain nel mangiacassette.
Non un disco indinspensabile a mio avviso, le pietre migliari del genere sono ben altre.
Moreno Lissoni

CONTACT
www.iloverich.net
www.myspace.com
 

I LOVE RICH
'Season Of The Rich'
Seld Produced 2009

Se la memoria non mi inganna, mi ero già imbattuto in questo gruppo a cavallo tra la versione cartacea e quella web di SLAM!. A distanza di una decina d'anni rieccoli qui a riscaldare il mio inverno con il loro grottesco e divertente glam rock. Se pensate che gli Steel Panther siano assurdi, allora date un'occhiata alle loro foto che fano sembrare i Trash Brats dei modelli di Armani.
Dubito si prendano troppo sul serio, anche se il confine tra il ridicolo e il glam a volte è molto sottile, ma sta di fatto che il quartetto di Chicago ha tutte le carte in regola per allietare le orecchie di vecchi glamster che ormai fanno la guerra con spandex che più su del ginocchio non vogliono salire.
Titoli come "Let's Fuck All Night" o "Everybody's Getting Laid Tonight" non sfigurerebbero in Death To All But Metal o in quelli che furuno i Bastet anche se a livello di sonorità hanno fatto un patto giurato con i KISS d'annata e tranne in "I'm Only Here Cause Your Sister Said No" dove inizialmente sembrano essere i BLACK N' BLUE, tutto il resto del CD ha più di un riferimento alla band di Simmons e Stanley.
Moreno Lissoni

top

CONTACT
www.ahoora-band.com
www.myspace.com
 

AHOORA
'Awkward Diary'
Self Produced 2009

Ci lamentiamo dei nostri locali, dei discografici che non si interessano al rock, della SIAE, Enpals,... ci lamentiamo perchè ai concerti ci sono sempre le solite facce, che i locali dove suonare la proprio musica si contano sulle dita di una mano, ma fortunatamente non ci siamo mai lamentati per il fatto che nessuno ci abbia proibito di suonare ROCK!
Purtroppo non tutti sono così fortunati e mi riferisco a questo gruppo di Tehran nato nel 2001 e note per aver suonato la prima performance metal cantata di sempre in Iran proponendo brani degli Iced Earth e pezzi propri.
In madrepatria escono illegalmente con 2 CD a cui fa seguito questo Awkward Diary che dovrebbe essere disponibile in questi giorni e ricevuto via online per evitare eventuali controlli doganali.

Scenario abbastanza surreale, ma la band ha tutto il mio supporto anche se sono lontani dai mie gusti musicali dal momento che annoverano tra le loro influenze Iced Earth, Muse, Nevermore, Pink Floyd e Black Sabbath, ma che riescono a raccontare storie per noi inedite come in "Crimson Baby" dedicata alle persone innocenti morte durante i conflitti nelle strade lo scorso giugno a Tehran.
Non so voi, ma l'idea che qualcuno mi possa proibire di ascoltare o suonare rock mi fa molto riflettere...
Moreno Lissoni

top

CONTACT
www.cdbaby.com
www.myspace.com
 

DUST AND BONES
'Voodoo'
Monkey Bone Music 2008

Non fatevi ingannare da quest'orrenda copertina, perchè Voodoo è un buon album, non brilla per originalità (già il nome del gruppo non è proprio sinonimo di fantasia), ma a parte questo, chi apprezza sonorità hard rock e gruppi come AEROSMITH, AC/DC e TESLA avrà qualche momento di goduria.
I DNB quindi, risultano ben ancorati alla scena 70/80, con nessuna intenzione di proporre qualcosa di diverso, lasciandoci dei validi pezzi come nel caso della rockeggiante "She's On Fire", in "Ready Willing and Able" (che mi ricorda certe cose di John Corabi), nell'ottantiana "Dear Diary" e nella possente arena rock song "Come Up Swinging".
C'è poco altro da aggiungere, date un'ascolto prima dell'acquisto.
Moreno Lissoni

top

CONTACT
www.myspace.com
info@landslideladies.com
 

LESTER AND THE LANDSLIDE LADIES
'Estranged In Ladyland'
Tornado Ride Records 2009

Ha cambiato più "membri" Le$ter Greenowski che Cicciolina in tutta la sua carriera, ennesima nuova formazione, ma ancora sano caro vecchio rock and roll.
Ormai la band di Modena sembra aver trovato il suo stile che non si discosta molto da quello già proposto in Best Friends Glitter Can Buy, una base di genuino rock and roll condita di power pop e glitter, nato durante un'incontro al pub tra componenti di New York Dolls, Ramones, Star Star e Cheap Trick, durante riflessioni alcoliche sulle vita.
Si parte con "Eat It Up", un brano che mette subito in luce le potenzialità dei Landslide Ladies, si passa dalla ruffiana "Margarida" (la mia preferita) per arrivare alla catchy "1 2 3 Arriba" e per finire con la già conosciuta "For The Ramones", altra chicca partorita dalla coppia Lester/Vinn.
Estranged In Ladyland è chiaramente un album destinato agli estimatori del genere ma anche per chi è alla ricerca di zuccherose melodie e ritmiche sculettanti.
Moreno Lissoni

CONTACT
www.myspace.com
info@secondsightproject.eu
 

SECOND SIGHT
'Back On Earth'
Grayhound Records 2009

Era un pò che ronzava sulla mia scrivania, ma per un motivo o per l'altro, non è mai riuscito ad entrare nello stereo... ed è stato un gran brutto errore, perché il progetto Second Sight va a porsi tra le migliori uscite nostrane in campo aor/melodic rock degli ultimi anni.
Leggendo la biografia apprendo che il gruppo nasce grazie a Gianluca Festinese che, dopo una serie di vicessitudini riesce a portare a termine le registrazione dell'ep grazie anche al contributo di musicisti di spicco della scena hard & heavy italiana: Mark Ferrano, Roberto Vanni, Alex De Rosso, Giacomo Gigantelli, Marko Pavic, Roberto Tiranti, Michele Luppi, Roberto Priori, Alberto Bergonzoni, Franco Campanella e Gabriele Gozzi.

Le 5 composizioni che compongono il CD sono tutte sopra la media e pronte ad affrontare ad armi pari le proposte che ci arrivano dall'estero, si parte con la JOURNEY-iana "Back In Your Heart", alla traccia numero 2 arriva l'aor cromato di "Talk To Me" con la voce di Rob Tiranti per arrivare poi alla pregevole ballata "Your Eyes".
Le ultime due tracce vedono l'hard rock melodico di "Heart Of Stone" impreziosita da melodie a-là Harem Scarem e "Sign Of The Times" dal sapore scandinavo, da leggersi come TNT.
In conclusione, un'ottima prova per i fedeli ascoltatori di gruppi come Journey, House of Lords, Shy, Hardline e quelli sopra accennati.
Moreno Lissoni

CONTACT
www.embersflame.com
www.myspace.com
 

EMBER'S FLAME
She Said
Self Produced 2009

Partiamo dal dire che il più grosso difetto di questo disco d'esordio della band finlandese è che… sono solo 2 tracce! Si perché o i ragazzi hanno già calato gli assi, o davvero dopo svariate band e tentativi fatti sia in Svezia che in Finlandia, la loro ricerca della giusta alchimia è giunta al termine.
Due pezzi, dicevamo, che sanno tantissimo di Hanoi Rocks: la title track in particolare sembra uscita dalla chitarra del miglior McCoy, un pezzo non immediato ma ricco di groove, laddove “Rock 'n Roll Cospiracy” pesca più dal lato street. Buona la produzione, ottimo il packaging; i ragazzi non sono degli sprovveduti, confidiamo in un full lenght a breve…
Simone Piva

CONTACT
eldoradorockband.com
www.myspace.com
 

ELDORADO
'Eldorado'
Self Produced 2009

Giusto lo scorso anno ho avuto modo di ascoltare il loro - positivo - esordio discografico En Busca de Eldorado, a distanza di poco rieccoli sul mercato con una nuova realese.
Lasciato da parte il cantato in madrelingua per un più pratico inglese, il quartetto di Madrid sembra voler fare le cose sul serio. Seguendo la scia segnata dei vari The Answer, Heaven's Basement, The Trews escono con un dischetto che tiene botta al marasma di uscite di questo fine 2009.
La produzione di Richard Chycki (Aerosmith, Mick Jagger, Rush) da al lavoro una solida base 70's, "Free (A Chain Reaction)" sembra infatti partorita dai DEEP PURPLE, mentre il nome dei BUCKCHERRY ascoltando "The Rocket Song" e "I Don't Need No Doctor".
Quest'anno Madrid, non ha solo una squadra di stelle, ma anche un quartetto che se continua così, lo potrà diventare!
Moreno Lissoni

CONTACT
www.myspace.com
 

GUNFIRE76
'Casualties & Tragedies'
DevCo 2009

Wednesday 13 mi è sempre stato simpatico sin dai tempi dei Frankenstein Drag Queens From Planet 13, simpatia dovuta al fatto che nonostante le mode avverse degli ultimi 2 decenni, non ha mai fatto segreto di amare la scena hair metal degli anni 80.
Qualche scheletro (mai termine più azzeccato) nell'armadio c'è l'ha anche il nostro Joseph Poole, di fatti lo troviamo iscritto al fan Club dei TUFF, gruppo che tra gli altri influenza il nuovo progetto dell'ex Murderdolls ("Nothing's All I Need" ne è un chiaro esempio) così come non mancano riferimenti ad altri gruppi storici della scena losangelina, a partine dai PRETTY BOY FLOYD ("Los Angel-Less") fino ai non tanto nascosti riferimenti a FASTER PUSSYCAT ("Rocket To Nowhere") e KISS ("Tell You Like It Is", "What Did You Expect").
Da uno che è cresciuto ascoltando TigerTailz, Wrathchild, D-Molls, Zeros e Blackboard Jungle non dovrebbe sorprenderci che abbia scelto di giocare a fare il glamster, Casualties & Tragedies è quindi un buon album, ha il sapore dolciastro delle Big Bubble, lo divori freneticamente, ma dopo una serie di palloncini, perde un pò il gusto...
Moreno Lissoni

CONTACT
www.myspace.com
 

LEVIS HOSTEL
'Star Bell Jar (the spirit of Christmas won’t set me free till next summer)'
Persian Surgery 2009

Dopo avermi ben impressionato con l'esordio, eccomi riapparire magicamente sulla scrivania i Levis Hostel con un nuovo lavoro che sin dalle prime note di "Loony Bin" fino alla cover conclusiva dei Pavement convince anche uno come me che ha gusti ben differenti.
La banda di Ezio Piermattei è riuscita nello scopo nell'avvicinarmi alla loro musica grazie ad un mix di glam, pop e indie, un disco che pesca le sue radici in qualche decade fa e che potrei riassumere ai tipici lettori di SLAM! con nomi come David Bowie, Marc Bolan e Lou Reed, ma sarebbe un pò riduttivo.
In copertina troviamo una foto di “White Christmas”, una commedia musicale con protagonisti Bing Crosby, Danny Kaye e Rosemary Clooney e se per l'imminente arrivo del Natale non sapete cosa regalare al posto del solito Greatest Hits dei Motley Crue... beh, fateci un pensierino.
Moreno Lissoni

CONTACT
riotnoise@hotmail.co.uk
www.myspace.com
 

RIOT:NOISE
'Fight The people'
Self Produced 2009

Parlando con un amico, discutevo che tra le piacevoli novità di questo 2009 ci sono sicuramente i Burn Halo.
Sulla falsa riga della band americana ecco arrivare il quintetto inglese dei Riot:Noise, che si propone al pubblico con 4 brani di corposo hard rock moderno. Le date di supporto a Electric Eel Shock, Motorhead, Electric Six, Young Heart Attack e Duff McKagan's Loaded, sembrano aver giovato al loro sound, soprattuto da una delle band di quest'ultimo (Velvet Revolver), prima influenza sonora che scaturisce dalle loro musica.
Si parte con la defragrante "Never Wrong" da cui è stato estratto anche il primo video con protagonista la playmate Sammie Pennington, si prosegue con "Save This" che, insieme a "Dead Behind The Eyes" risente maggiormente delle influenze degli ex Guns N' Roses.
Chiude egregiamente "One Chance" per una band dai natali freddi, che sembra essere cresciuta con Appetite For Destruction, ma che dimostra di saper fare del buon ROCK pur non essendo nata a Los Angeles.
Moreno Lissoni

CONTACT
www.theplastictears.com
www.myspace.com
 

PLASTIC TEARS
'Nine Lives Never Dies'
Propaganda Records 2009

Non vi succede mai di stare impalati minuti di fronte ai vostri CD, pensando a cosa far suonare allo stereo? ...a me spesso, e alla fine succede che metto sempre i soliti dischi. Non so se sia per pigrizia delle mie orecchie o per il semplice fatto che le nuove proposte faticano a pubblicare un'album sopra le righe, ma penso che questo non succederà con Nine Lives Never Dies perchè è da diversi giorni che fa melina nel mio lettore e credo ci uscirà difficilmente.
I 'vecchietti' di SLAM!, che seguivano fanzine come Leather Boyz o Trash N' Crash non si saranno sicuramente dimenticati della band finlandese uscita nel lontano 1994 con un demo dal titolo Velvet Flame a cui seguì 6 anni più tardi il debutto discografico Stranded in Rock’n'Roll, un'ottimo esempio di come far rivivere il sound degli Hanoi Rocks negli anni più bui del genere.

Nine Lives Never Dies segna quindi il ritorno del quintentto capitanato da Miqu December con una nuova formazione, le influenze sono pressochè inalterate e quindi con una supremazia del gruppo di Michael Monroe, a cui seguono a ruota New York Dolls, Dogs D'Amour e T-Rex... in un paio di brani poi ("Everybody's Bitch But Mine" e "7 Things That Are Bound To Die"), ci troviamo spruzzate glitter a-là Spiders N' Snakes (o antenati...) per un disco che consiglio a tutti gli appassionati e che vi risparmierà tempo sulla scelta del CD da mettere nello stereo...
Moreno Lissoni

CONTACT
www.skullgod.com
www.myspace.com
 

KULT OF THE SKULL GOD
'Kult Of The Skull God'
Self Produced 2009

Ho avuto l'occasione di vederli recentemente dal vivo, credo che tra i gruppi italiani che mi siano capitati sott'occhio negli ultimi tempi, siano quelli che mi hanno favorevolmente colpito al primo impatto nonostante non conosca il loro materiale.
I KSG non sono proprio una new entry, infatti il loro leader Lord K calca da parecchi anni i palchi milanesi, così come il bravo chitarrista Dave e la - nuova - sezione ritmica formata da The Stranger al basso (Bloody Mary) e Pyro alla batteria (ex-Fuoriuso, C12), non sono proprio gli ultimi arrivati.
Con le 4 canzoni prensenti sull'ep invece, non posso fare altro che confermare le buone sensazioni avute dalla loro esibizione: "RNR Diablo" è tamarra al punto giusto, mentre percorro la circonvallazione non posso fare a meno di alzare il volume e stordire i - pochi - milanesi che sgambettano sulla strada.
Con "Lost" si abbassano leggermente i toni, ma con "Stiff Life" sono costretto nuovamente ad alzare il volume e non faccio a tempo a riportarlo su livelli umani che ecco arrivare "All Of The Night" dei Kinks per la "gioia" dei passanti...
Nei KSG si possono sentire le influenze dei CULT, di BILLY IDOL, ma anche di DANZIG e VELVET REVOLVER, un EP che mi fa ben sperare nell'attesa del full length!
Moreno Lissoni

CONTACT
www.bitchqueens.com
www.myspace.com
 

BITCH QUEENS
'High Strung (EP)'
Non Stop Music 2009

Primo ep e si mettono subito in evidenza i Bitch Queens, nome non troppo originale che lascia trasparire un velato background losangelino. Con High Strung ci propongono quattro canzoni che li consegnano all'affollato calderone costituito dai rampanti esponenti dello scan rock, in questo caso melodico e rockeggiante, caratterizzato dalle influenze dettate dalle band di Dregen, ma potrebbero essere diversi i nomi che si possono fare per descrivere il sound del gruppo svizzero, infatti ci aggiungerei Danko Jones, Gluecifer e i meno noti Supagroup.
Acey Slade (Murderdolls, Trashlight vision) ha detto di loro “These guys rock like Backyard Babies meets Motörhead and a little Turbonegro”, a me son piaciuti, voi fateci un pensierino...
Moreno Lissoni

CONTACT
www.myspace.com
 

KOMODO WAGON
'Old Beauty & the Broken Cross'
Self Produced 2009

Ho solo un CD-R a disposizione per i Komodo Wagon, ma poco importa perchè a conti fatti ne sono rimasto più che soddisfatto dall'ascolto... un gruppo poi che mi scrive nella biografia "Not Metal, but the Metalheads might like it. Not Punk, but the Oi's might dig it. Not Indie, but it's fun to see a Waif Rock Out. Not Hardcore, cause they ain't rich kids. Not Glam, cause nobody can top Ziggy and Bolan. Not Grunge cause most of those guys are dead. Not but one heck of a Rock band. Call us what you will. We're not genre snobs, just ROCKERS!" non può che essermi simpatico.
Capitanati dal vocalist canadese Troy Perlic che, dopo aver tentato la strada londinese con qualche soddisfazione, si è trasferito a Lisbona dove ha messo in piedi i Komodo Wagon, un gruppo non di facile catalogazione per le diverse influenze che vanno dai Janes Addiction agli Hellacopters, dai Queens of the Stone Age a David Bowie. Old Beauty & the Broken Cross è un album un pò particolare quindi, non trascendentale, ma comunque meritevole di un ascolto per coloro i quali sono alla ricerca di musica non legata ai soliti clichés.
Moreno Lissoni

---- by Slam! Production® 2001/2009 ----