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Moreno Lissoni
Traduzione Claudia Schiavone

Usciti da poco con il loro nuovo lavoro dal titolo "Diamond Skin", abbiamo deciso di fare 2 chiacchere con Laur, batterista dei francesi SPARKLING BOMBS e fondatore di veglam.com.

Ciao ragazzi, ho appena ricevuto "Diamond Skin", volete occupare un pò di questo spazio per promuoverlo?
Laur: Ciao… beh su questo nuovo coloratissimo CD potrete trovare 7 pezzi, tra i quali spiccano la versione acustica della power pop hit “Trust in Dust” e una cover dei Dead boys. La colonna sonora ideale per i vostri solitari giorni glitterosi o per le vostre notti dissolute!


Come mai la scelta di fare la cover di "I Won't Look Back"?
Laur: avevamo registrato questo brano per un CD tributo a Stiv Bators che avrebbe dovuto uscire per un’etichetta italiana. Nel frattempo era passato un anno e non ne avevamo più saputo nulla, perciò abbiamo pensato che potesse essere una buona idea includerlo nel nostro nuovo CD, anche se il tributo non fosse uscito. L’abbiamo sempre considerata una cover perfetta per gli Sparkling Bombs perché ha una vena molto pop, una caratteristica rara nelle canzoni dei Dead Boys.

I vostri booklet e i vostri artwork mi piacciono molto, chi se ne occupa?
Laur: l’autore di quest’ultima è Stéphane Perger. Aveva già realizzato copertina e booklet di “Dead Dreams From The Silver Gutter”, ma siccome lui nasce come fumettista abbiamo pensato che sarebbe stato carino avere un artwork in stile fumetto. Gli abbiamo lasciato completa autonomia e quello che ne è venuto fuori è grandioso. Una band come la nostra ha la prerogativa di mostrarsi diversa e fuori dal comune.


Quanto è importante per voi l'immagine e il look?
Laur: l’abbiamo sempre ritenuto un elemento importante della band. Il nostro look ha fatto sì che fossimo amati e odiati, come succede alla maggior parte dei gruppi con un’immagine di grande impatto. Naturalmente la musica viene prima di tutto, ma… sarò sincero, ci piace vestirci in un determinato modo, ci piace riempirci di make-up e ci piace essere le bambole più belle della serata!

La "scena" glam italiana è composta per l'80% dai musicisti stessi e non c'è un grandissimo pubblico, com'è quella francese? Come siete messi a locali, band, etichette, fanzine, ecc.?
Laur: ci sono parecchi posti validi, anche se il difficile sta nel riuscire a trovare le serate per suonare, non esiste un vero pubblico glam, anche se riusciamo ad attirare sempre più gente ai nostri shows, forse per via del make-up che usiamo. I gruppi che si truccano hanno molto più successo di questi tempi. Purtroppo continuano a non esserci abbastanza fanzine ed etichette che si occupano di bands come noi. In ogni caso, l’industria della musica sta morendo, come succede a qualsiasi altra nel mondo, ok, forse non proprio morendo, ma si sta trasformando in uno strano essere… la gente compra sempre meno dischi e si limita a scaricare ed ascoltare stupidi mp3!

Non c’è da stupirsi che tutti abbiano paura a mettere su nuove etichette! Non è politicamente corretto da dire, ma la musica non è gratis. Perché dovrebbe esserlo? Non lo sono i libri, i vestiti, i biglietti del cinema. Registrare una canzone, produrre un disco, andare in tour sono cose che hanno dei costi, qualcuno deve pur sostenerli e, alla fine, sono sempre i gruppi a pagare per qualsiasi cosa e non è più possibile fare soldi con la musica, a meno di non diventare un gruppo davvero famoso. Beh…bands francesi? Se parli dell’area glam si possono tranquillamente contare sulle dita di una mano (Undercover Slut, Tracy Gang Pussy, Highschool Motherfuckers...). Siamo già fortunati che ai nostri concerti non ci siano solo i componenti di questi gruppi! ahahah

Esistono anche da voi rivalità tra gruppi? Se volete, potete sfruttare le righe che seguono per sputtanare qualche band...
Laur: credo ci sia sempre un po’ di rivalità tra bands, ma niente di così grave. Se non altro, niente di paragonabile alle rivalità tipo Axl contro Vince ahahhaah. Come dicevo prima, i gruppi come noi con influenze glam sono davvero pochi in Francia, perciò ci conosciamo praticamente tutti e andiamo abbastanza d’accordo. Ognuno di noi vuole cercare di fare qualcosa di diverso e di speciale rispetto a quanto si vede e si sente in giro di solito. Personalmente, detesto un sacco di gruppi francesi, tutti quelli che si propongono come copie sbiadite di gruppi statunitensi, se non fosse che suonano male e si vestono peggio!

Sai, quando vedi un gruppo di capelloni neri che si truccano con l’eyeliner e sai che fino a 3 anni fa questi stessi personaggi si presentavano con i pantaloni larghi e ridevano di quelli come noi non posso fare a meno di mettermi a ridere perché mi sembrano nient’altro che una barzelletta. Non vedo l’ora che tornino ai loro stupidi cappelli e alle loro barbette. Vestirsi di nero e mettere l’eyeliner non significa necessariamente essere cool, soprattutto se non hai la minima idea di che cosa sia lo stile!
E poi ti racconto l’ultima trovata trendy della Francia, di Parigi in particolare: ragazzini di 16 anni vestiti dai genitori che suonano un pessimo garage rock. È una cosa che va molto e senza dubbio è meglio del nu-metal o dell’emo-schifezza, almeno qui si parla di storia e cultura rock, ma continua a darmi l’impressione di essere una barzelletta.

Qualche band francese da consigliare ai lettori italiani?
Laur: dovrebbero scavare un po’ nel passato e cercare i demo di quella grandissima band glam punk parigina che rispondeva al nome di TEASIN' BABES. La Shotgun Generation records sta per far uscire i loro demo in CD, non lasciateveli scappare.

Veglam è il più importante sito francese dedicato al glam, come è nato e chi lo gestisce?
Laur: Io! Mi sono sempre piaciute le fanzine e non appena ho iniziato a lavorare con internet mi sono reso conto della scarsità di siti glam e semplicemente ho deciso di aprirne uno io. E mi mancano da matti le fanzine cartacee, anche se sono troppo pigro per gestirne una io.

So che dovevate fare uno split con gli italiani Landslide Ladies, ma poi non se ne è fatto più nulla... cosa è successo?
Laur: è un peccato che lo split non sia mai uscito. Avevamo dei pezzi pronti da far uscire (adesso sono su “Diamond Skin”) ma con il tempo abbiamo poi deciso di eliminarne uno che non ci soddisfaceva in pieno. Sfortunatamente, questo significava anche non avere più abbastanza pezzi per lo split e poiché le cose andavano per le lunghe, e sarebbero andate ancora più per le lunghe se avessimo dovuto registrare un altro brano per lo split, abbiamo deciso che la cosa migliore da fare fosse lasciar perdere. Dopo qualche mese abbiamo registrato altri 3 pezzi nuovi e abbiamo realizzato “Diamond Skin”. Spero che Le$ter e I LANDSLIDE LADIES non siano troppo arrabbiati. Spero che ci sia presto un’altra occasione per recuperare!

Credo di aver conosciuto Laur e Alyss a Venezia allo SLAM! Summer Party del 2003, che ricordi avete di quella serata?
Laur: serata fighissima! Avevamo visto la pubblicità della festa su internet qualche giorno prima, era stata un’estate noiosa fino a quel momento…e abbiamo pensato che sarebbe stato divertente andare. Un paio di vestiti, i trucchi e via verso l’Italia. L’atmosfera era surreale per noi…un’intera notte glam in barca… divertentissimo! È stato bello vedere che alcuni di voi ci conoscevano, grandi I ragazzi dei ROBIN BLACK. Uno dei nostri obiettivi era mangiare la pizza a Venezia. Non ce l’abbiamo fatta…perso una volta, perso per sempre! Comunque, è stato incredibile, ti prego facci suonare su quella barca di matti! Siamo sempre in attesa del debutto in Italia, abbiamo suonato in Francia, Germania, Belgio, Inghilterra, Svizzera, è ora di farlo anche da voi!

Torniamo ancora indietro nel tempo, come e quando vi siete formati? Cosa è cambiato da “From Bubblegum Fun To Glittered Depression” ad oggi?
Laur: tutto è nato nel 2001, Joker e Matt hanno iniziato a suonare insieme, e poi mi sono unito io, che avevo suonato con Joker in passato. Abbiamo provato qualche chitarrista solista e cantante ma il vero inizio è stato quando è arrivato Lady Bittersweet, subito seguito da Alyss, un glam singer che ci ha contattato dopo aver visto un nostro annuncio, cosa stranissima a quel tempo. Qualche mese dopo abbiamo registrato “From Bubblegum Fun To Glittered Depression”. Se lo ascolti si percepisce che eravamo una band giovane. Adesso siamo cresciuti, abbiamo conservato quella sorta di spirito dark glamour, ma la nostra musica si è evoluta e ancora lo farà...

Come è stato accolto dal pubblico il vostro primo full-length CD “Dead Dreams From The Silver Gutter” (2004)?
Laur: Non male, ma anche se era distribuito nei negozi la maggior parte è stata venduta online o durante i concerti, fondamentalmente perchè non abbiamo ancora trovato un’etichetta o un distributore decente con cui collaborare. Non abbiamo ancora trovato la nostra condizione ideale da questo punto di vista, perciò per ora continuiamo a fare quasi tutto da soli.

Avete suonato con New York Dolls, Nashville Pussy, American Heartbreak, Peter Pan Speedrock, Trashcan Darlings, Teenage Casket Company, Lords of The New Church, migliori e peggiori ricordi di queste esperienze?
Laur: Tutte queste esperienze sono state positive, dai banchetti pieni di cibo e beveraggi con Sylvain Sylvain e Sam Yaffa alle feste di Parigi fino a tarda notte con i ragazzi dei PETER PAN, tutto bello. Siamo ancora in contatto con la maggior parte di loro, tanto per dirne una, quando abbiamo suonato a Brighton in Inghilterra siamo stati ospiti di Steve (il batterista dei LORDS OF THE NEW CHURCH drummer).
Qualche mese fa abbiamo suonato con i FUZZTONES, un altro episodio decisamente buono per noi. La prima cosa che Rudi ha detto è stata: “Ho visto i NEW YORK DOLLS la scorsa settimana e mi hanno parlato degli SPARKLING BOMBS!”... Questo è il genere di cose che ti riempiono davvero di orgoglio!

Rimanendo in campo di 'brutti ricordi', avete visto la finale Italia-Francia? Da francesi, come giudicate la testata di Materazzi a Zidane?
Matt: sono l’unico degli SB davvero interessato al calcio, quindi a questa domanda rispondo io! Dunque, qualunque cosa abbia detto Materazzi, Zidane ha reagito in maniera stupida. Penso che dopo il 1998 e il 2000 fosse arrivato il turno dell’Italia.
La cosa divertente è che la settimana successiva alla fine dei mondiali sono andato a trovare la mia amica Cecilia a Piacenza… meno male che è stata l’Italia a vincere ehehehe. Siamo andati ad un concerto dei Razzle Dazzle vicino a Milano e ad un certo punto, tra una canzone e l’altra, il cantante ha intonato “la mama de Zidane”… ma era solo uno scherzo, mi sono divertito! È stato positivo per l’Italia vincere il mondiale dopo quanto era successo nel campionato italiano. Anche se trovo scandaloso che i giornalisti abbiano assegnato il pallone d’oro ad un giocatore di una squadra accusata di aver comprato lo scudetto.

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