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Moreno Lissoni
Traduzione by Claudia Schiavone

Grazie a Josh della Full Breach Kicks abbiamo raggiunto il cantante Paul, il chitarrista Andy e il batterista Pat freschi di ristampa di "Whatever Happened To... The Complete Works Of CD".
Nell'intervista dimostrano di non avere peli sulla lingua, leggere per credere.

Nel 2004 SLAM! ha vuto il piacere di intervistare Blitz, che ci ha raccontato la storia del gruppo. Sono passati tre anni: cosa è successo nel frattempo?
Andy: Deve ancora finire di prepararsi per uscire!
Paul: Non molto – a parte aver fatto uscire un nuovo album, che suppongo sia già di per sé un evento..
Pat: Gordon Brown è il nuovo primo ministro della Gran Bretagna, Brittany Spears ha perso, riciclare è diventato di moda. Oh, ed è uscito un fantastico disco dei Soho Roses.

Cosa state combinando in questo periodo? Continuate a suonare?
Andy: io devo ancora imparare come si suona! Nah, pessima idea. Lascia perdere, non è roba per te! No, seriamente, in questo periodo sto suonando con i Bad Head, una band punk rock, e mi dedico parzialmente al goth con i The Sirens of Light, anche se passo la maggior parte del mio tempo a lavorare come produttore.
Pat: Io sono molto impegnato tra matrimoni, cresime, e feste di bambini.
Paul: fondamentalmente cerco di sopravvivere. Temo che per me ci sia solo lavoro e niente musica.

Come è nata la collaborazione con i Full Breach Kicks?
Pat: Josh dei Full Breach Kicks è evidentemente un uomo che sa distinguersi dalla massa e di gusti raffinati. Nella sua etichetta trovi sia il punk che il glam, il che è perfetto per noi.
Paul: ci ha scoperti grazie ad un’intervista che avevo rilasciato per una webzine musicale e, dal nulla, ha deciso di contattarci. Ci è voluto parecchio tempo perché le cose funzionassero comunque. Pensa che all’inizio non eravamo nemmeno certi di avere ancora le tracce guida.

Raccontateci qualcosa di "Whatever Happened To... The Complete Works Of CD" e dei suoi contenuti...
Andy: è un lavoro di qualità con grandi potenzialità.
Paul: qui ci troverai tutto quello che abbiamo registrato durante la nostra carriera. Anche i pezzi di cui non siamo propriamente fieri. Tutto il bello, il brutto e lo schifoso. Chiunque dovrebbe possederne una copia.
Pat: è una specie di riepilogo delle gesta dei Soho Roses. Come un’istantanea di un tempo e un luogo della musica rock inglese. Potete farne a meno, ma a vostro rischio e pericolo!

La reissue sta a significare qualcosa, concede ai Soho Roses di poter avere un futuro o si tratta esclusivamente di un episodio isolato?
Pat: un futuro? Il nostro primo E.P. si intitolava ‘Whatever Happened to...’ (“Qualsiasi cosa accada a…”) Boh! Ripeto, chi lo può sapere?
Paul: per adesso rimane un episodio isolato. In ogni caso, se ci fosse qualcuno disposto ad offrirci un sacco di soldi…
Andy: è un evento unico, amico! There’s no future, no future… (da cantare in stile Sex Pistols!)

"Cos of You", "So Alone", "Just a Girl", "Sweet Sixteen" erano tra le mie canzoni preferite. Avete scritto qualcosa di nuovo?
Paul: in effetti sarebbe una buona idea, ma non sono sicuro che sia davvero tra i nostri progetti. Ripeto, se qualcuno avesse intenzione di offrirci una cifra senza senso…
Andy: Si! C’è un concept album dal titolo Too Little Too Late in cantiere.
Pat: ci sono un sacco di altri classici sul CD. Che dire di ‘Next to You’ e ‘This ain’t called anything yet’..? Personalmente sono convinto che l’ascolto sarebbe migliore se selezionassi la modalità shuffle.

Che burlone... Ricordo di aver intervistato Dani (il chitarrista di Last of The Teenage Idols, Belladonna) e lui disse di voi: “i Soho Roses sono un gruppo che, per qualche strano motivo, tutti hanno cominciato ad apprezzare dopo il loro scioglimento”. Con il senno di poi siete riusciti a capire il perché?
Paul: ha detto davvero “per qualche strano motivo”? È chiaro che non ha capito niente del perchè questo è successo. Che scemo. No, il tempo non ha importanza, ci siamo sempre sentiti incompresi e poco apprezzati.
Pat: Ahh, abbiamo sempre avuto un gran tempismo. Seriamente, ho sempre considerato i Soho Roses come un buon gruppo, solo Dani non se ne è mai accorto.

Quali sono i vostri ricordi del concerto con i Last of The Teenage Idols?
Paul: sostanzialmente un’enorme quantità di stupidate: bevute all’eccesso, lanci di verdure, pisciate fuori dal furgone mentre si viaggia in autostrada, bassisti con enormi ciabatte pelose a forma di artiglio, bambini spaventati alle stazioni di servizio. Questo genere di cose.
Andy: risate, divertimento, un grande gruppo punk rock e i Last of the Teenage Idols.
Pat: solo ed esclusivamente buffonate.

Dopo il vostro scioglimento Joolz e Pat sono entrati a far parte dei the Wildhearts, per quale motivo secondo voi hanno smesso di suonare con Ginger?
Andy: non lo so. E non mi interessa.
Pat: semplice... noi eravamo meglio, amico.

Sulla vostra pagina di Myspace affermate chiaramente "Not Sunset Strip crap": voi non condividete quelle idee. Cosa pensate del ritorno di gruppi come Motley Crue, Ratt, o di quelli che possono vantare addirittura due versioni, tipo Wrathchild e Tigertailz?
Andy: sono sempre stati una merda. Alcune cose non cambiano mai. Due versioni di Wrathchild e Tigertailz? Come se una non fosse abbastanza. Che cazzo di presa in giro! Dio ti prego risparmiaci il dolore e la vergogna di tutto questo! Orribile, profondamente e catastroficamente. È un crimine contro il buon gusto!
Paul: fondamentalmente se un gruppo è ancora in grado di fare una cosa del genere e la gente è ancora disposta a spendere dei soldi per vederlo, buon per lui. Ho avuto la possibilità di vedere i Motley Crue – erano talmente banali e ridicoli da ispirare tenerezza e affetto. Almeno loro possono vantare di essere stati la vera Sunset Strip band. Purtroppo però hanno provocato una marea di imitazioni insipide che hanno dato al glam una cattiva fama. Non c’è da stupirsi se il grunge si è fatto strada: non poteva essere altrimenti con una merda tale attorno.
Pat: Oh gente, è veramente terribile. Sembra quasi che non ci sia mai stato il punk. Come dice sempre Joolz: “ho visto cose migliori nei cessi”…

Cosa pensate della nuova scena inglese? È ancora come negli anni ’80, quando I media britannici tendevano ad osannare qualsiasi cosa di provenienza statunitense?
Andy: I media agiscono in base agli ordini di chi li paga. Sono dei pecoroni. I media sono, erano e probabilmente saranno sempre un ammasso di stronzi senza talento e senza nulla di interessante o nuovo da dire. Davvero in gamba! Come dicevo prima, certe cose non cambiano mai.
Paul: Non che ci sia granché degno di nota qui in Inghilterra – a parte un rapido declino che ci renderà presto uno stato del Terzo Mondo. Forse dovremmo cambiare qualcosa. È quello che quei bastardi si meriterebero.
Pat: scusa, ma vorrei capire di cosa è fatta questa nuova scena inglese. E sono convinto che ci rimarrei molto male se lo capissi!

Domanda scema: "Third And Final Insult" è il titolo di uno dei vostri album. Perché non usate queste ultime righe per insultare qualcuno? Chiunque vogliate…
Pat: si, è una domanda scema...
Paul: penso che il solo fatto di essere ritornati dopo tutti questi anni sia già di per sé un insulto, per chiunque se lo meriti.
Andy: me ne vado, io ho finito. Comprate il nuovo disco!

With respect: Pepsi Tate R.I.P

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