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REVIEWS
Recent Reviews
Blackfish “Blackfish”
Nati dalle ceneri degli The Unknown, i Blackfish pubblicarono a marchio Epic/Sony il loro debutto discografico.
Finster Baby “Take A Lick An’ See”
Finster Baby, i glamster di New York che fecero di tutto per difendersi dall’attacco proveniente dallo Stato di Washington.
Hollywood Brats “Hollywood Brats”
Purtroppo, all’epoca, la band si scontrò con i gusti musicali dei giovani inglesi, molto commerciali ed ancora poco inclini ad accettare le sonorità stradaiole e l’approccio nichilista degli Hollywood Brats.
Wrathchild “Stakk Attakk”
La produzione, dalle sfumature industriali, è tutto sommato abbastanza curata, ma non riesce a contenere la carica esplosiva ed innovativa che caratterizza il sound dei 4 boyz.
Teeze “Teeze”
L’album, dalla qualità indiscutibile, entusiasmò la stampa di settore che definì i Teeze un incrocio tra i Kiss e gli Aerosmith.
Sweet Savage “Sweet Savage”
Un lavoro non certo originale da un punto di vista dell’innovazione stilistica, rappresenta tuttavia un must per ogni collezionista ed ebbe il merito di aprire le porte alla scena musicale glam metal negli Stati Uniti.
Plastic Tears “Angels With Attitude”
Mi ci volevano i Plastic Tears per farmi riprendere la tastiera in mano e scrivere una recensione. Il gruppo finlandese mi ha tenuto compagnia negli anni bui dello sleaze glam,
Charlie Bonnet III “Sinner With A Song”
Sono già 8 gli album solisti messi sul mercato da Charlie Bonnet III, musicista di Nashville con il Classic Rock nel sangue e gli anni 80 nel cuore.
Radioux City “Soul Survivor”
L’AOR Blvd, che oltre a rifargli il look con un nuovo artwork e booklet, ha rimasterizzato le tracce e ha aggiunto tre bonus track.