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Trixter “Human Era”

Trixter "Human Era"
Ora la band di Peter Loran e dal chitarrista Steve Brown ci riprova sempre grazie alla Frontiers Records.

Ad essere del tutto onesti, lasciando perdere il revisionismo storico, venticinque anni fa i Trixter, erano considerati poca roba: una band per teenager che ebbe la fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto ovvero quando l’hard rock era al suo zenith commerciale e le case discografiche mettevano sotto contratto ogni gruppo con i capelli lunghi e gli stivali a punta. Due album con qualche bella canzone, un paio di relativi video in rotazione su Mtv ma la realtà dei fatti è una sola, i Trixter non sono mai stati in serie A.

Quando nel 2012 è arrivato il turno anche per loro di riunirsi ha destato molta sorpresa “New Audio Machine“, l’album del comeback, da molti considerato decisamente superiore a tutto quello uscito precedentemente a nome Trixter: un ritorno con i fiocchi che ha regalato undici pezzi fantastici per scrittura e freschezza.

Ora la band di Peter Loran e dal chitarrista Steve Brown ci riprova sempre grazie alla Frontiers Records con il nuovissimo “Human Era” che è sicuramente inferiore al precedente solamente perché ripetersi a quei livelli compositivi era impensabile.

Si comincia con “Rockin’ To The Edge Of The Night”, un anthem anni ottanta in piena regola… energia e qualità vanno a braccetto anche in “Crash That Party” per poi esplodere nelle melodie sculettanti di “Not Like All The Rest”, forse il miglior pezzo dell’album prima del ritmo tarantolato di “For You” che ricorda i Van Halen più birichini.

L’album inizia a calare di piglio e mostrare una certa ripetitività soprattutto nei pezzi lenti come “Every Second Counts” o “Beats Me Up”.
“Good Times Now”  sembra clonata dalla discografia dei Bon Jovi… l’album scivola via senza guizzi memorabili (“Soul Of A Lovin’ Man” è la mosca bianca!) facendoci però passare tre quarti d’ora piacevoli.

Se non avete ancora ascoltato nulla dei Trixter del nuovo millennio buttatevi a capofitto sul disco di due anni fa: questo “Human Era” ne ricalca le orme senza però raggiungere i picchi qualitativi del predecessore… è un buon disco da ascoltare in auto battendo i ditini sul volante… ora non resta che aspettare ansiosamente la band al Frontiers Rock Festival di aprile che vedrà il loro debutto in terra europea portando dal vivo tutta la loro carica energetica…

Frontiers Records 2015
www.trixterrocks.com

MATTEO TREVISINI

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