MAMA KIN

Bella sorpresa questo gruppo svedese formato Chris Action, Eddie Arena e Rixie nato nel novembre 2001 e cresciuto con la musica di Guns N' Roses, Motley Crue e Aerosmith, tutte band che fanno parte anche del loro repertorio e di cui ne coverizzano diverse song.

Il demo CD dal titolo "Three Is Company" presenta 5 pezzi di tirato street rock'n'roll e subito dall'iniziale "Champagne, Chicks & Rock N Roll" possiamo apprezzare il sound vibrante e diretto del trio di Karlstad, segue la prima cover del lavoro, "Mama Kin" (...ma guarda un pò!) ben interpretata da Chris Action e vero cavallo di battaglia del gruppo.

Il basso di Rixie introduce "Get Dirty", brano che pesca qua e la dal repertorio di AEROSMITH e GN'R, sulle stesse coordinate si muove anche "Eat My Love" che chiude la triade di pezzi propri proposti dalla band. La seconda e ultima cover del mini è "Get the Fuck Out" degli SKID ROW, rinterpretata in una versione decisamente più sleaze e rolleggiante.

COLIN BLADES

Qualcuno conosce Jack Blades? Sono proprio sicuro si, infatti a metà anni ottanta divenne famoso con il mainstream/arena rock dei suoi gruppi principali i Night Ranger (prima) e i Damn Yankess (poi). Ora a seguire le orme del padre ci pensa il figlio diciannovenne Colin che sta lavorando agli Studio Atlantis per realizzare il suo primo album.

Il lavoro uscirà per la Connoisseur Records e dovrebbe vedere la luce entro la fine dell'anno, ma per il momento abbiamo la possibilità di ascoltarci il suo sampler (per ora solo per gli addetti ai lavori) dove il giovane singer e songwriter ci propone cinque brani di pop rock decisamente sopra la media (se si considera l'età).

E' "Been Too Long" che apre i battenti, classico rock americano con una spruzzatina degli ultimi GOO GOO DOLLS e con la voce di Colin che ricorda a tratti quella del padre, "All I Ever Ask" è un sofferto pop rock, mentre "All I Ever Ask" pesca un pò dal repertorio del rock inglese. Con "Far Away" si ritorna a percorrere il percoso segnato dall'opener, invece "White Holiday" è una piacevole pop song per sola chitarra acustica e voce.

TATTOOBAR

Dopo l'ascolto dei primi brani, la prima cosa che mi sono detto è stata: "Mhhh, questi li ho già sentiti..." ed infatti arrivato alla traccia numero 6 ecco che la mia sensazione viene confermata perchè la song "Loveslide" fa parte del disco d'esordio dell'omonima band tedesca che nel 1992 fece uscire un disco dal titolo "Sick My Duck" dove le coordinate stilistiche seguivano le orme di mostri sacri come Mötley Crüe e Guns'n Roses. So che quattro anni più tardi uscii un'altro Cd chiamato semplicemente "Sleaze", ma difficilmente reperibile.

Questi Tattoobar sono così una creazione dell'ex singer di quella band, Tommy, accompagnato dal chitarrista Jakk, dal bassista Micha e dal batterista Doc ci consegnano un pregevole album di hard'n'roll con song che rispecchiano il classico stile di vita alla "Denim, Leather, Boots, Jack daniels, Bikes and Girls". Di scuola AC/DC è l'opener "Rock This Place", vigoroso e sculettante rock'n'roll che si fa subito apprezzare dopo il primo ascolto, le seguenti "Rockin' Horse" e "Used To Love Her" sono due buoni street rock, così come la cover di "Boogie With Stu" dei LED ZEPPELIN.

"Turn On The Lite" precede l'unica ballata del CD, "Reason", niente di che, solito lento caratterizzato da alcuni passaggi sixties, invece "Hole In Hell" mi ricorda i primi AEROSMITH e qualcosa dei CINDERELLA, soprattutto nella voce alcolica del vocalist tedesco. ...non mi sono mai andati giù i crucchi che fanno glam o street, ma questo "White Russian Style" sa farsi apprezzare pur non offrendo nulla di nuovo.

The FLATLINERS

Queste due demo giacciono sulla mia scrivania da almeno un mese... ho fatto una fatica camusa a trovare le giuste parole per dire che questi due CD fanno schif..., ops, non sono un granché! Non me ne voglia nessuno, ma preferisco dire le cose come stanno, avrei potuto anche lasciar perdere ma non sarebbe stato corretto nei confronti della band e di voi che leggete.

Bando alla ciance, la prima demo risale al 2000, e l’opener “Angry” mi ha fatto arricciare i capelli: è suonata maluccio e la registrazione, con quegli sbalzi di volume durante gli assoli (?), fa venire il nervoso. Con la successiva “Banged Out” le cose migliorano molto, il pezzo deve molto al Glam Metal, soprattutto ai primi Crue, e stavolta vocals e batteria suonano molto bene, peccato per l’assolo metallaro elementare che non c’azzecca molto pour moi... “Fulsome” e “Action” sono altre due song, invero abbastanza riuscite, che pescano dal repertorio di guitar riffs caro a Mick Mars, la seconda con un cantato sclerato che ha qualcosa di punk. Nel CD, totale 9 pezzi, ci sono anche le cover di “Don’t you Ever Leave” e “Cold Gin”, la prima suonata in versione proto-punk, nulla di eccezionale ma a suo modo interessante.

Nella demo del 2002 le sonorità passano dal glam metal a un incrocio malato con l’industrial, e le cose, per me, si fanno più interessanti. Dopo una breve intro ecco “Retaliation”, finalmente una song strutturata in modo non banale e impreziosità da vocals filtrate che sanno molto di Nine Inch Nails, peccato solo per la batteria, imbruttita da un charleston troppo in evidenza e da un suono del rullante di cartone. Comunque un plauso perché i passi in avanti sono evidenti. La successiva “Welcome To America” non regge il confronto con la precedente, diciamo una buona spanna sotto, vorrebbe essere cattiva e malata ma non osa abbastanza per cui non convince. Chiude il CD il mix 2002 di “Angry”... ma perché cappero si ostinano a suonarla???

Mi auguro che il duo americano prosegua sulla strada accennata da “Retaliation” che da sola meriterebbe anche un 7 stiracchiato, magari elevando a potenza il grado di malattia sonora, altrimenti sono destinati a crogiolarsi nel limbo subamatoriale.
Simone Parato

PASION

Il gruppo argentino si forma nel 1996 da un'idea del chitarrista e cantante Maxi che, accompagnato dal bassista Philipp e dal batterista Rober cercano di tenere vivo il vecchio glam metal ottantiano con il loro CD dal titolo "Juegos Perversos".

Come avrete capito il terzetto di Buenos Aires non canta in inglese, ma bensì in spagnolo e se già faccio fatica a sopportare l'italiano (in un certo contesto musicale), qui mi viene proprio da sorridere... ci pensate, glam cantato in spagnolo?!?!?

Il CD, non si presenta affatto bene, con fotocopie a colori accostate e una grafica che lascia molto a desiderare, musicalmente non posso promuovere la band, troppo ancorata a vecchi clichè e con un suono piatto e con pochi spunti interessanti.

Si salvano le PRETTY BOY FLOYDiane "Cielo" e "Odio", ma il resto si fa veramente fatica a mandar giù.

RATTLESNAKE

I Rattlesnake si sono formati nei primi mesi del 2002 dalle ceneri di Hammered e Demolition Alley e dopo qualche problema di formazione sono riusciti a completare la line-up con l'ingresso di nuovo batterista. La band scandinava è composta dal bassista Daniel, dal vocalist Kaj, dal tastierista Stefan, dal batterista Nicke e dal chitarrista Davie, tutti influenzati da gruppi come AEROSMITH e GUNS N ROSES.

Il promo di tre pezzi si apre con il brano che preferisco, "Ain't Your Wife", un street rock tirato che con un bel coro che vi si stampa subito in testa, la seguente "Lady Luck" parte con un "yeah, yeahhh" alla Steven Tyler (vero maestro per il cantante Kaj) e anche qui ci troviamo di fronte ad semplice street rock, ma non molto convincente. Chiude il mini "The Power Of Rock'N'Roll" altro episodio che segue le coordinate delle song precedenti ma che non esalta.

Che dire... non sono dei mostri, ma "Ain't Your Wife" è davvero un bel pezzo, percui se vi piacciono le prime cose della band di Perry e Tyler, con un tocco L.A. allora fateci un pensierino...

EDEN LOST

Non so praticamente nulla di questa band spagnola nata nei primi mesi del 1999 a Madrid, se non che i membri che la compongono (Javier Nieto, Jesus Laso, Ignacio M. Prieto, Enrique Moreno e David Ruiz) hanno fatto parte di gruppi come abbastanza noti nella scena rock iberica come Niagara e Elyte e che presto usciranno con un Cd per la Vinny Records.

Il combo spagnolo suona del classicissimo melodic rock di stampo ottantiano e nel loro mini Cd di quattro brani ci da un assaggio delle loro capacità, partendo con la dinamica "Saturday Night", un pregevole up-tempo che pesca a piene mani dal repertorio dei primi BON JOVI, la seguente "Burn" risente un pò delle influenze aor della scuola scandinava, mentre "Only Girls" è sapora di BONFIRE più melodici. Chiude il lavoro un'altra ottima traccia, "You (Make Me Feel So Alive)", dove l'accostamento con la più celebre band del New Jersey è palese.

La Spagna, dopo aver sfornato i bravissimi 91 Suite e Ice Blue, ci regala anche questo quintentto e se fossi in voi lo terrei sott'occhio perchè i pezzi sono molto validi.

FREEWHEELER

Formati nel 2001 a Londra, i Freewheeler sono stati presi sotto braccio dal produttore Kit Woolven (Thin Lizzy, Cradle Of Filth,...) e dall'ingeniere del suono Doug Hall (Iron Maiden, Wasp,...) e insieme hanno realizzato un promo di 3 brani di energico rock'n'roll, nato dall'amore per AC/DC e ROLLING STONES.

Il four-pieces britannico vede alla voce Seb, al basso Sophie, alla chitarra Joe (già membro dei stoner rocker Orange Goblin) e alla batteria Jim e ci regalano poco più di 10 minuti di spensieratezza con le loro song: "Driving Us Crazy" è uno sleazy rock recuperato dagli anni settanta, "Whiskey And He Pills" è puro sleazy glam e mentre "This Is R'N'R"... beh, basta il titolo per descriverla!

La stampa europea gli ha paragonati ai Guns N' Roses, ma sinceramente non ne vedo neanche l'ombra, forse sembrano più una versione T-REXiana dei BLACK CROWES, ma alla fine è solo semplice ed onesto: ROCK N ROLL!!!

SMACK

Da non confondere con quelli finlandesi, questi quattro rocker di Hollywood hanno attratto la mia attenzione quando ho saputo che dietro alla consolle si nascondeva il chitarrista dei Faster Pussycat, Brent Muscat! Ed eccomi qui di fronte al loro sito che mi mostra questa foto (in cui sembra di intravedere Nikki Sixx...) dove, se il mia memoria non mi inganna, ho come l'impressione di averli già visti: Jamie Zimlin (basso), Stacey Blades (chitarra), Lantz L'Amour (voce), Patrick Muzingo (batteria) in qualche vecchia hair metal band...

Lasciate perdere i Pussycat o i Crue, qui la musica che prevale è un fottuto rock'n'roll punkeggiante, dalle venature glammy a cui si aggiungono però le nuove sonorità alla FOO FIGHTER. Se in certi frangenti potrebbero insersi nel filone dei vari SUGARCULT e compagnia bella, da un altro punto di vista il combo californiano pesca a piene mani dall'attuale sound scandinavo, ne è un esempio lampante "Disconnected", un glam punk di scuola BACKYARD BABIES. Altro pezzo da 90 di questo demo CD è "Amazed", con il piedino e le chiappe che si agitano a tempo... che dire... a me sono piaciuti, spero di sentirli presto con un prodotto completo!

NO DIRECTION

Dalla solita Helsinki ecco arrivare questo quartetto che fonde nella propria musica rock 'n' roll anni 50 e punk rock risultando un cocktail tra SOCIAL DISTORTION, WILDHEARTS e STOOGES. Nel 1999 i No Direction si trasferiscono a Londra dove realizzano il loro primo singolo, "Skip Tomorrow", una spendida rock song, vero e proprio anthem della band.

Pete (basso e voce), Matt e Hannu (chitarre) e Sasu (batteria) hanno appena fatto uscire un CD di 11 pezzi dal titolo "The Stories Behind The Headlines", un disco energico e sculettante, che ha la fortuna di non stancare l'ascoltatore. Tutte le composizioni sono sopra la media, ma vi segnalo quello che a mio parere ha qualcosina in più: "Full On R'n'R" (un mix tra BACKYARD BABIES e... JOLLY POWER!), "Right Today", "Never Again", "Misty Morning", "World Gone Crazy" e "Just Like Me".

Attualmente il gruppo è in cerca di un contratto discografico e mi auguro che lo trovi al più presto perchè sono molto bravi e anche perchè sono riusciti a tenermi incollato allo stereo per tutta la durata del lavoro, cosa assai difficile con tutta la serie di nuove scan band!

WITCHED

Nati nel 1996 a Catania da Dario Sapienza (voce, chitarra e principale compositore di tutti i brani) e Genzo Di Mauro (basso) decisero di condividere la passione per l'Hard Rock/Heavy Metal che avevano all'epoca. La band fu completata con l'arrivo di altri due elementi: Nello Ragusa (batteria) e Carlo Corona (chitarra). Durante gli anni 1998-1999 ci furono alcuni cambi di formazione (che videro susseguirsi Andrea Russo (chitarra) e Seb Auteri (batteria) sostituiti poi da Valerio Sardella (chitarra) e Chris Dileonforte (batteria) e il gruppo si fece notare grazie alle sue numerose performance live costruendosi un suo seguito a livello regionale.

Dopo un paio d'anni di buoi i Witched si riformano alla fine del 2001 e nel 2002 cominciano a registrare un nuovo demo che comprende la partecipazione dei due membri originari Carlo Corona e Nello Ragusa. Il sound della band siciliana è un classico melodic metal di matrice ottantiana che si fa ben apprezzare nell'opener "Higher" , in "Quicksand" e "Wild Night" che sa molto di WINGER. Il gruppo farà presto uscire un CD completo che comprenderà anche questi brani, se questo è l'antipasto, allora non vedo l'ora di ascoltarlo!

MEGAPHONE

I Megaphone si formano anche loro ad Helsinki nel 2000 e la formazione è composta dal singer Bjarki Kaikumo, dal bassista Ilari Hamalainen, dal chitarrista Kristian Wahlstrom e dal drummer Mikko Sirén.

Il gruppo finlandese sta promuovendo il suo mini CD, "Let's Get Hysterical", in cui troviamo due solo composizioni: "Boy Gone Bad" e "Supernova". La prima è brillande power pop/glam che si rifà alle realizzazioni di BUTCH WALKER, mentre la seconda è un tranquilla pop song dal sapore americaneggiante.

Dal momento che ho potuto ascoltare solo due canzoni non posso dirvi molto di più, spero però che realizzino al più presto un full length CD in modo da poter dare un giudizio più completo.

VINCE

The Artist Formally Known as Vince è l'intero nome di questo artista di Chicago che si ispira al glam punk dei 70's e al power pop miscelando NEW YORK DOLLS, CHEAP TRICK, T-REX e RAMOMES, il risultato è questo "At Last", un CD di 11 pezzi dove il musicista fa praticamente tutto da se.

La produzione suona appena meglio di un demo e le canzoni ne risentono parecchio anche perchè qualitativamente non ci troviamo di fronte ad un "mostro" di bravura, infatti si ha quasi la sensazione che Vince non riesca ad elaborare un proprio sound, rimanendo troppo legato alle sue influenze, e purtroppo per lui, i nomi da cui attinge sono troppo "ingombranti" non permettendogli così di fare una gran bella figura.

...canzoni già fatte molte altre volte da molte altre band, TAFKA Vince rimandato alla prossima uscita perchè per i momento non ci siamo proprio.

JET 68

Ero alla disperata ricerca degli ex compenenti di Alleycat Scratch ed ecco che digitando il loro nome in un motore di ricerca mi saltano fuori questi Jet 68 formati da Kenny Price (vocals ed ex Blackboard Jungle), Vince Flores (Guitar), Eddie Robison (Guitar ed ex voce degli Alleycat Scratch), Jamie Scrap (Bass) e Carl Marrelli (Drums), gruppo che a base ad Hollywood ed è prodotto da Phil Soussan.

L'album appena uscito per la Bronze records presenta 11 tracce e sono davvero difficili da catalogare perchè il five-pieces californiano mescola con maestria gli ultimi 30 anni di musica rock raccogliendo in un unico posto BOWIE, MOTLEY CRUE e QUEENS OF STONE AGE! L'album che si intitola "Superqueen" sembra dividersi in due parti: nella prima sono più evidenti sonorità attuali (occhio che non sto parlando di grunge o nu metal!!!), mentre nella seconda spuntano le ombre del passato ottantiano.

"Another Day" è un rock 'n' roll dalle venature glam punk davvero coinvolgente, "Pretty Things" viaggia sulle stesse coordinate della traccia predente, invece "Pump It Up" è un glam pop sculettante e con un refrain irresistibile. L'unico pezzo lento dell'album lo troviamo all'undicesima traccia, "Time To Say Goodbye", una graziosa ballata che potrebbe ben figurare nelle charts americane.

PRIVATE LINE

Grazie al forum di SLAM! mi sono imbattuto in questa band finlandese e da quando ho ricevuto il loro CD faccio fatica a toglierlo dal mio lettore facendomi sembrare meno pesante l'attesa per il terzo album degli HARDCORE SUPERSTAR, si, perchè è proprio la band di Jocke Berg & Co. che aleggia in questo mini di sei pezzi.

Si parte con "Makin' A Mess Since '77" e potrete subito notare che l'accostamento è evidente, ma con l'aggiunta di tastiere che fanno sembrare il tutto una versione festaiola di HIM. "Cownstairs Upstairs" continua il discorso intrapreso con il primo brano, ma ecco che arriva "Superstar IQ", la song che preferisco, e che non avrebbe sfigurato in "Thank you (For Letting Us Be Ourselves)", davvero un bel pezzo.

"Grown Like Others", "Virgin Suicide" e " Crack In Reality" rimangono su alti livelli, presentandoci una buona band che insieme ai validissimi Logan's Heroes sta facendo crescere quanto di positivo hanno fatto gli autori di "Bad Sneakers And Pina Colada".

BANGKOK BABES

Nati nel 1994 da Lars Forseth e Sonny Crow (già conosciuti per aver suonato con i norvegesi RAIN), i Bangkok Babes escono per la prolifica Chavis Records con questo "Locket N' Chain"
un 10 tracce di chiaro sleazy stradaiolo americano che in qualche modo cerca di recuperare gli insegnamenti di GUNS N' ROSES e AEROSMITH ("Chronical Tragedy"), ma siamo molto lontani dai maestri appena citati perchè più probabilmente si potrebbe accostare questo album a gruppi come JETBOY e se vogliamo ad una versione meno bluesy dei GREAT WHITE.

Ma veniamo alle canzoni, di "Chronical Tragedy" abbiamo già parlato, mentre nell'intro di "Take What You Want" sento troppo la presenza dei POISON di "Unskinny Bop", invece "Wasted Advice" ricalca i MOTLEY CRUE di... provate ad indovinare voi! "Is That You" e "Running Out Of time" sono i due pezzi lenti del disco, scontati, ma carini, così come "Once Smitten" un bel street'n'roll d'altri tempi. Per concludere, disco carino, non indispensabile, ma se lo trovate fateci un pensierino.

CITYPORNSTARS

Band di Vicenza nata dal chitarrista Joey De Luca e dalla provocante vocalist americana Emmalove che, insieme a Dinamyte M. (basso) e T.H. Matthews (batteria) scaldano i rocker del "ricco nord-est" con il loro selvaggio punk glam.

"Slave Of Rock N' Roll" è il titolo del loro promo di undici pezzi, dove chitarre rock'n'roll si scontrano con una sezione ritmica punkeggiante e un cantato incazzato che a tratti mi ricorda la canadese JC SLEEZ. Impossibile non trovare riferimenti con il glam neworkese di fine anni settanta e con i primissimi NASHVILLE PUSSY ed altrettanto impossibile stare immobili ascoltando "Citypornstars" o la title-track, davvero due bei pezzi, così come "Bad Attitude Girls", sculettante rock'n'roll che odora di DONNAS.

Tra i brani vi segnalo "Rent A Car" e "Fuck You", mentre non mi hanno troppo convinto "Nasty Slads" e "Ghost", ma parere personale... per il resto un lavoro che si fa ben ascoltare.

GUVNER

Sono venuto a conoscenza di questa band mentre stavo cercando i resti dei membri dei (rinati?) Bang Tango, ed infatti nella line-up di questo quintetto di Los Angeles troviamo il chitarrista Mark Knight. Lasciate perdere lo street funkeggiante di "Dancin' on Coals" perchè qui ci troviamo di fronte all'ennesimo gruppo di modern rock americano, orecchiabili si, ma che iniziano a stufarmi.

Per il momento ho a disposizione un mini CD di 3 pezzi che si apre con il punk poppeggiante di "Good Advice", una buona canzone, ma troppo simile alla "massa", si migliora con "Monkey Boy" un grazioso power pop che si schiera al fianco dei successi di AMERICAN HI-FI o SUGARCULT.

L'ultima traccia, "I'm Leaving Too", si apre con una chitarra acustica per poi aprirsi in bella pop rock song con un break centrale di scuola RED HOT CHILI PEPPERS (!)... Non male, ma aspetto il full length CD per riconfermarli.

BLACK HILL

Il primo nucleo dei Black Hill nasce nel 1998 e fin da subito esso si presenta come band Street-Glam rock, per lo più ispirato alle sonorità degli anni ’80 e a gruppi come Motley Crue, Guns’n’Roses, Faster Pussycat, L.A. Guns. Dopo vari cambi di formazione succedutisi vicendevolmente, il gruppo trova una line-up stabile dal Marzo 2000 e nel marzo del 2001 arriva la prima registrazione in studio di quello che poi sarà il primo lavoro considerato “ufficiale” dal gruppo: “Nasty Nights”.

Sei brani di glam stradaiolo più una ballata acustica in conclusione, tutto marchiato Sunset Boulevard! I pezzi sono decisamente buoni e a tratti non posso fare a meno di paragonarli agli SMELLY BOGGS, ma sono davvero le band sopracitate a disegnare il sound del gruppo (sentite il riff di "Traffic Light" e poi mi direte). Sarò pacchiano, ma il pezzo che preferisco è il super catchy glamettone di "Fat Love", ma pregevoli anche la tirata "Rock N Roll" e lo slow "Strange Days".
Niente male come inizio!

SQUARE ONE

Miscelano il pop con il rock questi cinque ragazzi di Melbourne che hanno appena fatto uscire un mini di cinque pezzi dal titolo "Love Struck Melody" che li ha portati a supportare celebri gruppi australiani come Taxiride e Killing Heidi. La band composta da Jason Scott Old, Stevie Janevski, Michael Saleta, Steve Burns e Bill G. fonde nella sua musica le diverse influenze che compongono il loro background musicale, un background decisamente melodico che va dai KNACK ai CHEAP TRICK e dai QUEEN ai KISS.

Il Cd si apre con "Love Struck Melody", classico power pop da classifica tra TAXIRIDE e MARVELOUS 3, seguita da "Hazy", altro brano con le stesse caratteristiche musicali, ma meno convincente del precendente. Le rimanenti tre composizioni mi lasciano un pò interdetto: perchè presentare 3 pezzi acustici su 5? ...mah, comunque, "Free Flow Feeling", "Rock N Roll Hysteria" e "Always With You" come ho appena detto sono tre pezzi "unplugged" che saporano di GOO GOO DOLLS, ma sinceramente mi auguro che continuino sulla scia della title track!

LOVE INJECTIONS

Era da tempo che ricevevo email dall'ex Plan Nine Thomas che mi parlava del suo nuovo progetto, ed ecco a distanza di un'anno che le cose si concretizzano con l'uscita di questo CD di sette brani che lo vede impegnato insieme al vocalist KJ, al drummer Tobbe (entrambe ex Jackals) e alla bassista Rebecca.

Nella loro bio dicono di rifarsi al sound che ha fatto la fortuna di gruppi come Rolling Stones, Hanoi Rocks, Dogs D'Amour, Cheap Trick, New York Dolls, Faces, Guns N' Roses e Kiss, ma se devo essere sincero la band di TYLA e quella di MICHAEL MONROE primeggiano su tutte.

Si parte con il glam sculettante di "Lost Boy" che in certi passaggi rende omaggio al mitico Ginger, "Fix Me Up" è il mio pezzo preferito con quel "Oh, ohhh, ohhhhh" che si stampa subito in testa e quel giro r'n'r sentito mille volte. Alla traccia numero numero cinque troviamo "Stand Your Ground" che profuma mooolto di TYLA, per due minuti solo chitarra e voce e un finale in crescendo. La conclusiva "More Than The Bottle" ci consegna un buon lavoro, che pur non essendo l'album del secolo, si fa ben ascoltare e mi fa ben sperare per il futuro.

D-ZIRE

Quando mi sono imbattuto nel loro sito, la prima cosa che mi sono chiesto e da quale epoca uscissero questi D-ZIRE dal momento che look e song arrivano direttamente da fine anni ottanta e il monicker, non proprio originale, è un vecchio abbreviativo usato sempre in quei tempi... ma leggendo la storia noto che il quartetto nasce a metà degli anni 90 e si esibisce per la prima volta dal vivo il 16 dicembre del 1995 al Whiskey A-Go-Go e da allora non si sono più fermati, aprendo tra l'altro per nomi noti come L.A. Guns, Lizzy Borden, Saxon, Babylon A.D., Gilby Clarke, Pretty Boy Floyd,...

L'hard rock a stelle e strisce proposto dal combo californiano segue tutti i cliché che il genere detta: chitarre in primo piano, movimentata sezione ritmica e melodia quanto ne basta che sono gli elementi che contraddistinguono il loro CD intitolato "The Awakening". Sfortunatamente pur proponendoci un genere molto caro ai lettori di SLAM!, ci troviamo di fronte a canzoni per nulla originali che miscelano riff e cori già sentiti 1000 volte, ma nonostante ciò tra quel sapore di "già sentito" spuntano il pop metal di "Chance Of Love", la POISONiana "She's No Angel", il party metal di "Amanda Mae" e la SKID ROWiana "Timeless Wisdon". Band da tenero d'occhio, ma solo per gli amanti del LA Metal.

ANIMAL GRACE

Da Springfield, Ohio arrivano questi quattro rocker ormai non più giovincellli con il loro grintoso e granitico hard rock dalle tinte blueseggianti del loro secondo CD dal titolo "Act of God" che va ad aggiungersi al debut del 1999, "Finally".

Musicalmente ci troviamo di fronte ad un cocktail tra VAN HALEN, THIN LIZZY e TED NUGENT dove le chitarre di Tony Powell e Mark Palmer hanno un ruolo fondamentale nella realizzazione dei brani che, in alcuni casi pescano dal reportorio WHITESNAKEiano. Nel dettaglio noto che nella semi ballata "I'm Think I'm Fallin" spunta da dietro l'angolo uno strano connubio tra SLASH e i BEAUTIUL CREATURES, quest'ultimi nuovamente presenti in "Whip It", più per l'interpretazione del vocalist che per le sonorità.

A chiudere l'album troviamo lo splendito e travolgente Hard'n'roll di "Livin' Alone", che ci consegna una discreta band, ma che a mio avviso dovrebbe continuare sui binri dettati da quest'ultima composizione o dalla già citata "Whip It", giusto per rimanere a passo con i tempi.