Questo giovane gruppo veronese sembra sia cresciuto sotto i palchi dei concerti dei concittadini BullFrog perchè in Whiskey For Breakfast sono molto evidenti le influenze settantiane dei 5.
La città di Romeo e Giulietta regala agli estimatori del classic rock un’altro nome da tenere d’occhio, perchè nelle 7 tracce proposte, si denota un’ottima capacità strumentale e delle buone intuizioni per quanto riguarda la stesura dei pezzi… i pezzi, come potete immaginare i The Roadless non inventano nulla di nuovo, perchè avranno passato l’adolescenza ascoltando i vinili dei loro genitori… dei Creedence Clearwater Revival, dei Jefferson Airplane e dei Rolling Stones e li hanno messi a palla, mentre i loro coetani facevano la fila all’Arena per vedere la finale del Festivalbar.
Una produzione sopra la media che rende i suoni di Whiskey For Breakfast un prodotto molto professionale, con punti di forza nelle chitarre di Aldegheri e Ruffo, nella ruffiana “Lucky” e nella simpatica nonnina in copertina… ora sarei curioso di vederli dal vivo.

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