Recent Albums

Hollywood Hairspray Vol. 8
Dopo 12 anni dall’ultima pubblicazione, riecco comparire negli store “Hollywood Hairspray”, storica compilation della Perris Records.

Plastic Tears “Angels With Attitude”
Mi ci volevano i Plastic Tears per farmi riprendere la tastiera in mano e scrivere una recensione. Il gruppo finlandese mi ha tenuto compagnia negli anni bui dello sleaze glam,

Charlie Bonnet III “Sinner With A Song”
Sono già 8 gli album solisti messi sul mercato da Charlie Bonnet III, musicista di Nashville con il Classic Rock nel sangue e gli anni 80 nel cuore.

Radioux City “Soul Survivor”
L’AOR Blvd, che oltre a rifargli il look con un nuovo artwork e booklet, ha rimasterizzato le tracce e ha aggiunto tre bonus track.

The Chuck Norris Experiment “Chück Me”
Dopo il successo del precedente “Right Between The Eyes” del 2014, ecco altri dieci pezzi – tutto pepe – che non brilleranno di luce propria ma divertono.

Suicide Bombers “Suicide Idols”
Chitarre graffianti, ritornelli orecchiabili e la voce corrosiva di Doll, sono i pilastri portanti di un album ben fatto, che se farà vittime, sarà solo nel nome del Rock And Roll!

Heavy Tiger – Glitter
Siete curiosi di sapere come suonerebbe un disco degli Hellacopters cantato da una signorina cazzutamente rock’n roll? Siete talmente dispiaciuti che non dormite la notte per la prematura scomparsa di

Pröwess “Headfirst”
Anche se è un disco piacevole, è ben lontano dall’essere imperdibile, in ogni caso ascolto meritato.
Most Popular Stories

Motley Crue “Shout At The Devil”
Tony Corpse ha respirato vizi e virtù del Sunset Strip californiano in prima persona e come musicista assieme ai suoi Willow Wisp, agli AstroVamps e adesso con i PMS. Nessuno meglio di lui ci può parlare del più grande album di glam metal di sempre: “Shout At The Devil” dei Motley Crue.

Revolution Hazy “Radio Slaves”
Non ci sono i fuochi d’artificio, ma i Revolution Hazy ci regalano canzoni godibili per glamster insaziabili.

Sister Whiskey “Liquor and Poker”
È un peccato che l’avventura dei Sister Whiskey sia durata così poco, perchè ai rocker americani non mancava nulla, soprattutto il talento.

Thunderfoot “Southern Discomfort”
Il puzzo di sudore e fumo, il profumo del bourbon e della carne alla brace, mischiato all’odore della polvere da sparo e ai gas di scarico delle Harley, sono le atmesfere che si colgono ascoltando i Thunderfoot.