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The Razor Boys “Atlanta 1978”
I Razor Boys si possono considerare antesignani di quel sound che occupa la zona grigia tra pulsioni Punk e svisate Metal, tipico di certo Sleaze/Glam, una sorta di missing-link tra le NY Dolls e gli Heart Throb Mob, passando per tutto il lerciume glitterato che sta nel mezzo.

Wicked Kin “Born Killers”
Prevedibili e per nulla originali, i Wicked Kin incisero un disco gradevole frutto della “rottamazione” grunge degli anni 90.

Jesse Camp “Jesse & The 8th Street Kidz”
In un 1999, dominato dal Nu-Metal, Jesse Camp riaccese in me la speranza di rivedere il Rock And Roll, quello divertente e scanzonato, sul tetto del mondo.

Edan “Dead Flowers”
In un contesto familiare composto da un padre rockstar e da una sorella modella/attrice, Edan Everly, cerca di portare avanti il mestiere paterno in un momento storico difficile per il rock and roll.

Slam St. Joan “Saved By Grace”
Conosciuti nel Midwest con il nome di Valentino, cambiarono nome in Slam St. Joan e si buttarono nella mischia, con la speranza che il vento di Chicago tenesse lontane le nubi grigie provenienti da Seattle.

Motor City Rockers “Rollin’ & Tumblin’”
Dopo i successi ottenuti con i The Romantics, il batterista Jimmy Marinos lascia Romantics e forma i Motor City Rockers.

Tryx “Dayz Gone By”
Con un’immagine eccessiva da far sembrare i Poison delle scolarette giapponesi, i Tryx si facevano portabandiera di un bubblegum glam più vicino a quello dei 70’s che allo sleaze metal.

Lixx Array “Reality Playground”
Torniamo nei meandri della scena underground californiana di fine anni 80, quando il chitarrista Blake Hastings decide che è ora di fare sul serio e di formare i suoi Lixx Array.

Bogus Toms “Bogus Toms”
I Bogus Toms ci danno in pasto un buon ascolto, per un lavoro che finì inevitabilmente nell’oblio nella decadente scena sleaze metal degli anni 90.