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Breakin’ Down: Simone Piu

Breakin Down band
Dopo l'ottimo "Miss California" sono tornati gli hard rocker sardi con un nuovo album.

Dopo l’ottimo “Miss California” sono tornati gli hard rocker sardi con un nuovo album. Abbiamo scambiato due chiacchere con Simone Piu sul nuovo disco e sui progetti futuri della band.

Ciao ragazzi, ricordo male o il vostro nome arriva da un brano di Robert Johnson?
Esatto, ricordi proprio bene. Il brano era proprio Stop breakin down blues.
Nasciamo inizialmente Breakin down blues, il Blues è stato tagliato qualche anno dopo.

Nel vostro background musicale ci sento tanto Classic Rock, ma quali sono i gruppi o gli artisti che meglio vi rappresentano?
Onestamente non c’è un’artista o band che ci rappresenti maggiormente o da cui traiamo ispirazione. Anche se credo, nonostante siano passati tantissimi anni, la matrice “southern” si senta ancora.

Torniamo un po’ indietro: il vostro debutto ufficiale “Miss California” lo avete registrato ai Sonic Ranch Studio di El Paso in Texas, come ci siete finiti e com’è stata come esperienza?
Dopo un primo demo, entrammo in contatto col chi produsse poi Miss California, inizialmente convinto di dover bissare il demo. Sposammo subito l’idea Texana.
Sonic Ranch è un vero e proprio parco giochi per musicisti!!!
C’erano solo le condizioni per fare un buon album, un posto dove si respirava solo ottima musica, immersi nell’arido deserto ed in mezzo ad altri musicisti straordinari musicisti.
Ogni ben di Dio a disposizione ed ottimo cibo, sulle rive del Rio Grande!!!

Dopo il disco avete girato un po’ l’Europa per concerti, qualche aneddoto divertente da raccontarci?
L’aneddoto più divertente ha avuto luogo in Olanda… arrivammo distrutti da un night-drive al locale che avrebbe ospitato la data successiva alle 6:00 am a -17°, parcheggiati all’interno del van in attesa dell’apertura del posto, prevista x le 10:00am.
Appena entrammo oltre il freddo mortale, potersi fare una doccia, era pressoché impossibile, perché le tubature dell’acqua fredda erano completamente congelate, pertanto arrivava solo acqua calda, circa 80°.
Non sto lì a spiegarvi le varie peripezie per potersi fare una doccia!

Breakin Down - Judas Kiss Ho appena ricevuto il nuovo disco “Judas Kiss” e ho visto che c’è stato un cambio di line-up…
Siii, Fabrizio è entrato con noi nel’ agosto 2013… Una prova, e subito live il giorno successivo, su un palco.
Il suo drumming, si è sposato da subito perfettamente, alle esigenze del progetto.

Perché un titolo come “Judas Kiss” e cosa rappresenta l’artwork?
L’illustratore è molto affezionato allo stile che vedete sulla copertina, che si rifà all’art nouveau e allo stile che caratterizza appunto lo stoner rock sin dagli anni 70.
Oltre al significato nei contenuti interni, che si rifànno all’austerity della discografia, un mondo che promette e non mantiene parola, si è voluto rappresentare il bacio di giuda come tradimento di quella società che ha contribuito essa stessa ad alimentare la religione, creando il vero “figlio di dio” che è il denaro, con le sembianze femminili (che in una dimensione come la nostra è l’elemento più appetibile), e che unendosi alle altre due figure creano una trinità. La figura centrale ammicca allo spettatore, che sei tu che guardi, e sei parte anche tu di quella stessa società.

Sul nuovo lavoro i suoni mi sembrano più… vintage, ma quali sono le differenze principali tra il vostro esordio e il nuovo album?
Avevamo il bisogno e l’esigenza di fare un album ancora più energico e convincente, fino a riportare l’energia live, in studio.
Dopo aver visitato più recording studios, abbiamo trovato più convincente per il nostro sound, la proposta del produttore Walter Babbini.
Abbiamo cambiato tipologia di lavoro e abbiamo registrando la sezione ritmica di basso batteria e chitarra, tutti quanti insieme, così da mantenere inalterata l’energia della band. Cambiando anche la scelta di mixaggio , come da nostra idea iniziale, le chitarre molto più fuori dal mix, rendendo così giustizia al nostro modo di far musica.

In “Sometimes” c’è il duetto con Laura De Luca, come è nata questa collaborazione e di cosa parla il brano?
Sometimes?
Per me è un brano speciale, un brano che è rimasto parcheggiato per tanto tempo ed è stato oggetto di dubbi, sull’eventuale inserimento in Judas Kiss. Alla fine in mezzo ad un album “tosto” resta la chicca, la classica ballad che non ti aspetti.
Da subito non ci sono stati dubbi sulla scelta, caduta su Laura De Luca, amica, straordinaria voce “Jopliniana” e grandissima artista.
Siamo contentissimi del risultato.

CBreakin Down bandome nascono i vostri pezzi e a quali siete più legati?
Non c’è una regola, scrivo in ogni momento, oramai sul telefono, altrimenti su qualsiasi pezzo di carta o scontrino. Di conseguenza, in base all’esigenza o bozza musicale posso scegliere su disparate idee ed emozioni seminate in qualsiasi momento della mia settimana.
È Capitato anche di aver scritto di getto, e rimanere subito soddisfatto di quanto scritto, da non dover rimetterci di nuovo mano e riarraggiare il tutto.
Dipende tutto dallo stato emozionale del momento.
Scegliere? È come chiedere ad un padre, quale figlio sacrificare…
Anche se i singoli dei 2 album, meritano una menzione speciale, e vederle cantare a memoria dai nostri fans, ci riempie di orgoglio.

Come promuoverete il disco? Concerti e social media?
Si stiamo promuovendo il disco sia sui social, sia con svariati live che in questa stagione ci vedrà protagosti su vari festival!!!

Parlatemi della scena rock sarda, quali gruppi ci consigliate e in quali club vale la pena suonare o bersi una buona birra?
La scena rock sarda è da sempre fiorente, ci sono tante che si stanno affermando seriamente al panorama isolano e non…una menzione speciale vai ai King Howl Quartet, Sofloud ed Erotik Monkey… band che personalmente apprezzo tanto.
I posti consigliati dove bere delle belle birre sono il Devil Kiss di Olbia, Il The HOR a Sassari e Fabrik e Cueva a Cagliari.

Siamo alla fine, lo spazio che segue è tutto vostro…
Il 17 Ottobre al FABRIK di Cagliari, saremo l’opening di una delle più grandi Rock n Roll band d’Europa. I QUIREBOYS.
A breve usciremo con un promo video e comunicheremo le date che ci vedranno protagonisti nel tour Europeo previsto ad Ottobre/ Novembre!!!
Non voglio svelarvi nulla!!!
Seguiteci e ne vedrete delle belle… perché ci saranno delle sorprese… stiamo lavorando per voi!!!!
Un saluto a tutti i lettori di SLAM, Simo dei Breakin down…

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