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The Sickle

Freschi di nuovo disco e di un video con il pilota Alex Zanardi, I The Sickle ci raccontano qualcosa di più su di loro e sulla loro musica

Freschi di nuovo disco e di un video con il pilota Alex Zanardi, I The Sickle ci raccontano qualcosa di più su di loro e sulla loro musica… “i The Sickle sono quello che resta della festa…”.

Ciao ragazzi, tanto per cominciare perchè non ci raccontate brevemente la storia del The Sickle?
Ciao Slam! e popolo di Slam! Siamo attivi dal 11 Maggio 2010, la nostra prima data all together in Danimarca, e nell’arco di questo tempo abbiamo pubblicato 2 dischi, “Hung up to dry” (2011) e “Get bigger last longer” (2012), 83 live all’attivo, di cui 2 mini-tour europei, nonchè una serie di aperture fiche, due belle serate al Gran Teatro Geox e 4 videoclip ufficiali.
Insomma, tanta rrrobbba di cui siamo fieri!

Vi ho visti per la prima volta allo Slam! Smummer Party di supporto ai Reckless Love e mi avevate colpito positivamente… che ricordi avete di quella serata?
Una delle esperienze più rock n roll finora vissute! Suonare su una barca carica di rockerz e ubriaconi e far festa tutta la notte, tra i canali di una delle più belle città del mondo è una cosa che lascia certamente il segno!

Avete fatto diverse date anche all’estero. Cosa ci raccontante di queste esperienze e quali sono state le differenze sostanziali che avete riscontrato tra i nostri locali e fan e quelli esteri?
E’ facile scadere nel luogo comune “in Italia….”, ma ahimè è proprio così! Il provincialismo italiano è cosa nota e assodata. Fuori dei confini PER FORTUNA resiste ancora la vecchia mentalità di vivere e seguire i concerti! Un aneddoto? A Diusburg, durante il secondo tour, abbiamo aperto la serata di un gruppo rockabilly “maturo”, over 50: oltre agli ottimi riscontri abbiamo concluso la serata insieme agli headliner e buona parte del pubblico tutti a tracannare allegramente jagermeister!

Parlatemi del nuovo disco: in cosa si differenza dal precedente “Hung up to dry”?
Hung up to dry” è nato un po’ così…un pretesto per suonare live e proporre un prodotto tutto nostro. “Get bigger last longer” invece è frutto di un intenso lavoro di preproduzione, da cui è nato un prodotto che rispecchia ognuno di noi tre. C’è il lato rock, quello melodico e quello punk. Tuttifrutti!

Il vostro sound è molto “americano”, mi ricordate i gruppi nu breed e power pop usciti negli ultimi anni e non vedrei male una vostra canzone in qualche film tipo “American Pie”, ma qual’è il vostro background musicale e come descrivereste la vostra musica a chi non vi conosce?
Influenze varie e disparate, dal pop al rock, un po’ di Scandinavia, passando spesso a far ferie in California. La nostra musica è la catarsi apoplettica, senza spergiuro di sinergie e apofemi, miscuglio polidirezionale di androgini riflessi.
Insomma..compratevi il disco e sfondatevi i timpani!!!

Cosa e chi si nasconde dietro l’artwork del disco?
Vuoi il numero della creatura, caro Moreno? 🙂 Scherzi a parte si è voluto creare un filo conduttore tra il messaggio diretto dato dall’immagine e il titolo! Più diventi grande più duri!

Perchè non avete continuato la collaborazione con la Secondo Avvento Produzioni?
Non c’è un vero e proprio motivo, a noi piace avere sempre nuovi stimoli e instaurare diverse collaborazioni. Con la Secondo Avvento lo start up è stato dei migliori e la collabrazione proficua. Poi il nostro percorso è andato altrove.

Avete da poco pubblicato un video che ha come protagonista Alex Zanardi, ci parlate di questa collaborazione?
E’ nata attraverso una sinergia particolare tra persone e circostanze, vedi Hung up to dry come colonna sonora dello spot “Io sono Ecoista” del progetto Padova Meeteen 2011: la musica non è stata altro che il conduttore. Alex ha apprezzato molto le idee inziali del nuovo disco, tanto da chiederci di svilupparle perchè entrassero a far parte del reel che racconta la sua carriera sportiva, dal titolo “Alex Zanardi“, prodotto da FilmArt Studio e disponibile su Youtube. Abbiamo quindi adattato i testi alle musiche per creare il giusto connubio tra le immagini e il messaggio lanciato dalle liriche.
Infine abbiamo chiesto ad Alex di partecipare alle registrazioni del videoclip di At a time e il risultato ci sta dando grandi soddisfazioni!

Ricordo frasi come “ho il fisico abbastanza tagliato per questa specialità” di Zanardi, ma cosa vi ha lasciato di più questo incontro o cosa vi ha colpito di più di questo eroe dello sport?
Lo sguardo magnetico e la sensazione di trovarsi di fronte a un extra-terrestre. Davanti a questo tipo di persone capisci come i problemi di tutti i giorni e le difficoltà siano stronzate al pari di chi ha saputo rinascere dopo una tragedia del genere. Questo non può che darci lo stimolo ad impiegare tutte le nostre energie per gli raggiungere gli obbiettivi che ci siamo preposti!

Torniamo all’album. Raccontateci un po’ i retroscena delle vostre canzoni. Come sono nate, a cosa vi ispirate quando le componete, ecc..
La donna come sempre la fa da padrona. Poi si parla di situazioni, sensazioni e stati d’animo della vita quotidiana, dai più banali ai più ridicoli.
Si parte da un’idea stupida e ci si lancia nelle seghe mentali, alle volte anche delle più violente. Poi tutto fluisce come ci ha insegnato EraClito. Poi, diciamocelo, il rock n roll non ha bisogno di tante spiegazioni!

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Io vi faccio un po’ di nomi di gruppi e voi mi raccontante qualcosa: Armed Venus, Bastet, Babyruth, Crackhouse, Lovin’ Dolls, Pink Lizard, Side One…
Sono tutte band che risalgono ai fasti della Nordest Rnr Family e di quel bellissimo periodo della scena underground con base a Padova. Ognuna di loro ci ha insegnato qualcosa: dal look, all’attitudine sfrenata, al sound giusto. A proposito, siamo orgogliosi di riportare una frase di un personaggio non citato in questa lista, ovvero il grande Lester Greenowski, che con le sue ragazze valanga ha scritto parte di quella storia: “i The Sickle sono quello che resta della festa…“.

Cosa fanno invece i Sickle quando non suonano? Hobby e passioni al di fuori della musica?
Pupilla colleziona bambole voodoo, Nico scruta le stelle cercando un contatto alieno (non si sa mai che ci tiri fuori una data da qualche parte!) e Dave pesca merluzzi a mani nude. Cosette di ordinaria amministrazione!

Grazie della disponibità, per chiudere perché non mi dite quali saranno i vostri progetti da qui a Natale?
Se i Maya hanno sbagliato i calcoli, cosa che ci auguriamo, saremo impegnati in una serie di date promo in giro per l’Italia e l’anno prossimo torneremo in Europa con un nuovo tour… PIU’ Bigger e PIU’ Longer!

Grazie a voi per l’intervista!

Live long and Rnr!

Dave, Pupi, Nico

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