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Tuff

Criss Sexx, leader dei glamster Nympho, ha seguito il concerto brasiliano del 12 agosto dei Tuff approfittando dell'occasione per fare qualche domanda a Stevie Rachelle e Todd "Chase" Chaisson.

Stevie Rachelle e Todd “Chase” Chaisson hanno avuto la gentilezza di ricevermi nella loro stanza d’albergo e darmi un’intervista esclusiva sul passato dei TUFF, il presente e il futuro, il giorno prima dello show di San Paolo. Sono stato colui che ha dato loro la triste notizia sulla scomparsa di Jani Lane e, intervistando Stevie e Todd separatamente, ha reso ancora più interessante la cosa! Enjoy!

STEVIE RACHELLE

Cosa si può dire sugli inizi della band? Ricordi, le cose belle, le cose brutte…

Inizialmente i Tuff furono formati da Todd e Jorge, io ero ancora al liceo. Finita la scuola, intorno al 1984 / 85, vivevo ancora nel Wisconsin a suonavo con la mia band… mi trasferì a Los Angeles da Phoenix quando Jim Gillette era ancora nel gruppo e se ricordo bene, fece con loro quattro spettacoli: Hollywood, Troubador, Gazarri, Country Club e forse un altro.
Poi Jimmy se ne andò per formare un suo progetto solista e così iniziarono a cercare un nuovo cantante. Misero un po’ di annunci per cercare un singer e nella primavera del 1987, maggio o giugno, in quella che in realtà doveva essere anche l’ultima esibizione dell’altra mia band, poiché ci stavamo sciogliendo… vidi un volantino che diceva “wanted lead singer – David Lee Roth / Vince Neil /Bret Michaels type“, e noi eravamo esattamente questo tipo di band in Wisconsin, giacché mi paragonavano a David Lee Roth o Vince Neil e a questa nuova band chiamata Poison che era appena uscita.

Tutti dicevano “Stevie sembra il cantante dei Poison“, ma non avevo mai sentito parlare di loro, così quando mi si è presentata quest’opportunità, ho pensato “questa è la band perfetta per me”.

Vidi le loro foto ed erano il genere di band che mi piaceva, anche perché a loro piacevano Cheap Trick, Billy Idol, Van Halen, che anche a me piacevano, così volai a Los Angeles cinque giorni dopo. Mi trasferì lì, nella speranza di incontrarli per l’audizione, un paio di giorni dopo entrai in contatto con loro che mi dissero, “vogliamo conoscerti”. Sono venuti dove stavo soggiornando, ci siamo scambiati i demo, abbiamo parlato un po’ sulle cose che ci piacevano e sulla direzione che volevamo prendere e mi dissero: “OK, facciamo una prova, impara queste canzoni” e una settimana dopo ero in sala prove con loro, ma non mi diedero il posto subito.
Durante la seconda audizione invece mi dissero “facciamo una riunione nel parcheggio“, così andarono al parcheggio, io rimasi in sala prove da solo e poi tornarono dentro dicendomi: “we want you to be our lighting guy“.
Sembrava uno scherzo “che cosa?” feci, (ride) e loro: “No, noi vogliamo che tu sia il nostro cantante!“, ed io: “Ok, Cool!“.

Michael, che era il businessman del gruppo, organizzò tutto per fare il primo spettacolo, uno show con gli Warrant al Roxy… e oggi ho saputo che Jani Lane è morto, RIP Jani… dicevo, è stato il primo concerto dei TUFF con me alla voce, era l’agosto del 1987. Improvvisamente diventammo molto popolari… gli Warrant erano senza dubbio già una grande band a Hollywood e a noi suonare con gruppi così popolari ci servì ad attirare verso di noi il loro pubblico e sentivi dire ai loro fan “Wow, ma chi è questo gruppo? Mi piacciono i TUFF!“. Questa scelta di suonare di spalla a gruppi più popolari ci aiutò per farci conoscere e pian pianino andò sempre meglio.

Avete poi firmato per una grande label per la pubblicazione di “What Comes Around Goes Around”… e poi Todd se ne è andato…

Abbiamo firmato nell’estate del 1990. Tre anni dopo. Abbiamo pubblicato il disco nella primavera del ’91 e siamo andati in tournée in tutti gli Stati Uniti, siamo stati in Inghilterra… era un momento strano per la musica in generale, perché nell’autunno del 1991 uscirono Nirvana, Pearl Jam e Alice In Chains  e un sacco di cose nel mondo della musica cambiarono.

Il grunge… Anche i Metallica erano appena diventati davvero grandi con il Black Album.  Quindi, i Metallica non erano più thrash da quel disco, ma erano una band underground heavy thrash metal che era seconda solo ai Guns N’Roses… e a Todd piaceva quel tipo di musica, così anche a Jorge perché entrambi avevano un background più heavy… erano amici di Jason Newsted dei Flotsam And Jetsam, il fratello di Todd suonava nei Keel e l’altro, Greg, stava suonando con i Badlands, avevano gusti più metal… in realtà anch’io ora, i Judas Priest e Ratt.

A questo punto, nel 1991, il glam, l’hair metal, l’headbanging, erano diventati troppo esagerati per la gente, ogni cantante con i capelli biondi, ogni ragazzo con gli stivali da cowboy, ognuno che cantava canzoni d’amore, party song si prese un bel pugno nello stomaco!

Todd fu il primo ad andare “Non voglio più fare questo. Non voglio più ossigenarmi i capelli, non voglio più usare la lacca per capelli, io non voglio… io non voglio suonare questo genere di musica“… ci stavamo evolvendo, ma Todd era sempre più assente, a lui piacevano Pantera, Suicidal Tendencies, roba pesante… Megadeth… musica dura, che abbiamo provato a fare cercando di mantenere una parte di sonorità dei TUFF, che era più pop rock, ma le cose non andavano ed io e Todd non riuscivamo più ad andare d’accordo, così a un certo punto, al concerto di Denver, abbiamo avuto uno scontro, non violento, ma che si stava facendo un po’ fisico…  alla fine di quel tour avevamo tutti bisogno di una pausa per le vacanze di dicembre nel 1991, una cosa tipo “hey, siamo stati molto in tour, abbiamo bisogno di… relax. Facciamoci una vacanza e poi decideremo cosa fare all’inizio dell’anno“, Todd decise che lui non voleva più far parte della band.

Hai menzionato il grunge, è ha causa sua che avete deciso di cambiare con “Fist First” e “Religious Fix”?

Non è stata una cosa fatta a tavolino, non mi sono detto “Hey, Trixter e Danger Danger non sono più popolari, dobbiamo essere più simili a Stone Temple Pilots o Skid Row“, non era quello cui pensavamo, facevamo solo quello che ci piaceva… Voglio dire, anche quando sono usciti gli Ugly Kid Joe ricordo di aver detto: “hey, this is good!”, avevano buone melodie, c’erano chitarre pesanti, non indossavano spandex, ma erano solo dura “cool music”. Anche gli Skid Row avevano un suono molto pesante, ma avevano delle ballate, e Sebastian aveva i capelli lunghi e l’eyeliner, erano più pesanti e furono accettati dal pubblico più heavy… così, quando “Fist First” e “Religious Fix” sono usciti, non ci siamo detti “Hey, non dobbiamo più essere come i Poison, ora dobbiamo cercare di essere come i Metallica“.

E’ stato un graduale cambiamento da “What Comes Around Goes Around” uscito nel 1991, ma già dal vivo eravamo più pesanti rispetto a Poison, Warrant o Danger Danger e a parte una nostra ballata alla Bon Jovi, canzoni come “Good Guys Wear Black”, “Spit Like This”, erano molto metal.

Sì, è vero…

Fist First” and “Religious Fix” non erano altro che la nostra parte più metal e meno pop… ma in entrambi i casi non è stata una cosa cosciente, stavamo facendo solo quello che facevano tutti, evolverci. Bang Tango, Wildside cambiarono… un sacco di gruppi fecero dei progressi e appesantirono il loro sound… anche Skid Row. Da “I Remember You” e “18 & Life” a “Slave To The Grind” e “Monkey Business”, diventarono molto più heavy.

Parlami del tuo progetto solista…

Dopo che i TUFF presero una pausa, decisi di fare un paio di dischi da solista, il primo si intitola “Who The Hell Am I“, uscì nel 1998, tredici anni fa, una cosa molto da cantautore, mi paragonarono ad artisti come Tom Petty, John Cougar, Bryan Adams e quelle canzoni avevano dei significati particolari per me, erano più soft e acustiche, una sorta di sentimento organico che hai fan dei Tuff e dell’hair metal fecero dire: “Ma che cos’è questo? Non mi piace!”, ma io amo quel disco…

E’ veramente buono…

Yeah, ci sono delle buone cose, c’è anche una canzone che parla di mio nonno, una che parla del mio cane!
Il secondo disco invece era un po’ più pesante, un po’ più rock. Gilby Clarke produsse un paio di tracce, Brian Tichy suonò la batteria su alcune son e lo stesso Gilby suonò le chitarre… è solo un po’ più rock e uscì nel 2000 proprio quando decisi di riformare i Tuff. In quell’autunno tornai con i “TUFF 2000”. Parlai con Michael e Jorge, con Todd ci siamo comunque sentiti nel corso degli anni, ma era occupato con il suo progetto e non aveva alcun interesse nella mia idea, così reclutai un nuovo gruppo di ragazzi e scrissi “The American Hair Band” e pubblicai un disco che la conteneva.

C’è qualche possibilità che vi riuniate con tutti i membri originali?

Ci piacerebbe! Dico “ci“, perché so che anche a Todd piacerebbe, penso anche a Michael, anche se ora è un uomo d’affari di grande successo, con tre ristoranti e grandi responsabilità nel gestire tre aziende con decine di dipendenti e non avrebbe il tempo di provare per fare un paio di concerti con i Tuff. Jorge, da quello che sappiamo, è in Florida, credo suoni con alcuni amici, non so molto, non ho visto nulla su YouTube o Facebook, vive lì da 15 anni, è a 3000 miglia di distanza da noi, è davvero difficile che accada, ma se arriva il momento giusto, so che lo farebbe, così come Todd.

Parlami del futuro…

Musicalmente parlando sarà una combinazione di cose. Suonare con i Tuff, anche se non lo faccio a tempo pieno, stare con i miei figli e stare dietro a http://www.metalsludge.tv. Ho anche un paio di progetti da gestire, come seguire il gruppo svedese dei Vains of Jenna e lavorare con Todd alla nuova pubblicazione di “What Comes Around Goes Around” per celebrare i suoi 20 anni, ma non stiamo registrando nuovamente l’intero disco, bensì metà di esso, 5 brani con l’aggiunta di tracce selezionate tra il periodo 1989 -1990, ma che non sono entrate a far parte del debutto, come ad esempio la title track, “What Comes Around Goes Around”. Ci saranno degli ospiti come Jeff, che era in Nevermore, che suona la chitarra proprio su “What Comes Around Goes Around “, Steve Brown dei Trixter che suona l’assolo su” The All New Generation”, Keri Kelli, che ha suonato con Alice Cooper, che suona l’assolo di “I Hate Kissing You Goodbye” e sarà prodotto da Michael Raphael dei Jailhouse, che suona anche tutte le chitarre ritmiche. Quando torniamo dal Brasile registreremo un altro paio di tracce, tra cui “Put Out Or Get Out”, uno dei miei vecchi pezzi preferiti.

Hai qualche messaggio finale da aggiungere?

Visitate http://www.metalsludge.tv  e http://www.tuffcds.com , cercate me e Todd su Facebook o Myspace, ci sono video su YouTube, Twitter, usate i social network per contattarci.

Ok, grazie!

Grazie a te e a tutti i brasiliani, europei e americani, ovunque vuoi siate, grazie!

TODD CHASE

Cosa si può dire sugli inizi della band? Ricordi, le cose belle, le cose brutte…

Beh, è stata una piccola e deliziosa esibizione, fratello! Cose buone: E ‘ stata la mia vita. I Tuff sono stati la mia vita fin da quando ero adolescente, in molte forme diverse, le registrazioni del disco, i live, possono stare accanto al mio matrimonio tra i momenti migliori della mia vita. Ho amato i ragazzi, ho amato la musica, e più di tutti, ho veramente amato i fan della band. Abbiamo suonato in tutto il mondo, li abbiamo incontrati, te compreso, tonnellate e tonnellate di persone meravigliose, e sono molto grato e molto fortunato ad aver avuto il successo che ho avuto. Non siamo grandi come Mötley Crüe o Poison, ma ciò nonostante, nel mio cuore mi sento come una rockstar, dall’amore che ricevo dalle persone che amano la nostra musica.

Cose brutte: quando ero un ragazzino, ero giovane, e quando si ha 20 anni, si ha anche un grande ego, ho usato un sacco di droghe, bevuto troppa “cervejas” (in portoghese “birra”. nda), ancora troppa “cervejas”, qualche rammarico per come mi sono comportato con alcuni fans e per il mio modo di trattare alcune ragazze… per come mi sono comportato con il gruppo. Voglio dire, mi ricordo le battaglie durante le prove con Stevie e cose del genere, ma a dirla tutta , questi momenti negativi sono messi in ombra da quelli positivi.  Ora sono solo felice, ho quasi 45 anni, la gente vuole ancora venire a vedere suonare la mia band, sentire le canzoni che ho scritto 20 anni fa… amo far parte di Tuff.

Parlami di quando hai lasciato la band…

Andò tutto a rotoli presto per i miei scontri con Stevie, è che io, quando mi trovo in una band, mi piace considerare i ragazzi come i miei fratelli. Ho del sangue scozzese, si sa, gli scozzesi sono noti per la testardaggine, non mi piace combattere con i fratelli, solo che io e Stevie, stavamo crescendo, avevamo un grosso contratto e il successo era molto difficile da gestire.

Quando uscì “What Comes Around Goes Around” l’etichetta pubblicò “I Hate Kissing You Goodbye” come primo singolo, è una grande canzone, mi piace, ma l’accordo era che poi avremmo fatto uscire una canzone rock come”The All New Generation” o “Good Guys Wear Black”, e poi magari andare con “So Many Seasons”. Ebbene, l’etichetta decise che dovevamo uscire con quest’ultima  come secondo singolo e iniziarono gli scontri… fu molto deludente per me, perché io non volevo essere riconosciuto come una ballad band, così quando sono venuti a conoscenza che non era mia  intenzione far uscire “So Many Seasons” come secondo singolo, dissero “Non hanno davvero scelta” ed io gentilmente risposi “yeah, lo fanno, fanculo, me ne vado!

Parallelamente a questo, i TUFF erano conosciuti come una band glam, un’hair band e io avevo bisogno di essere riconosciuto come musicista.

Mio fratello Greg, il migliore, non è solo mio fratello, ma è letteralmente il miglior bassista che abbia mai sentito o visto. Mio fratello Kenny, anche lui. Il mio fastidio nasceva anche dal fatto che mi vedevano per il mio bel look e capellone e non come un buon musicista. Così per riacquistare credibilità ed essere riconosciuto come musicista lasciai i TUFF per formare i Substance D che, per  quanto ami i TUFF,  i Substance D erano il mio bambino! Sono cresciuto ascoltando Accept, Iron Maiden, non New York Dolls, Poison e glam band, ma heavy metal, e volevo essere conosciuto come un bassista molto abile nel suonare heavy metal… i Substance D rimarranno sempre nel mio cuore e credo siano la cosa migliore che abbia mai fatto. Ho un po’ di rammarico per quegli anni con i Tuff, ma queste sono principalmente le motivazioni che mi hanno portato a lasciare il gruppo.

Come sei ritornano in contatto con Stevie Rachelle?

E’ stato grande! Io amo la band, ma non ci siamo parlati per molto tempo perché ero arrabbiato e loro erano molto delusi dal fatto che avevo lasciato il gruppo in quel modo… Abbiamo iniziato a parlare un po’, cominciato a uscire per pranzi e cene, lui mi chiedeva di tornare indietro e ho pensato “No, non voglio farlo“, e poi a un certo punto, non sono sicuro quando fu, cambiai idea e dissi “Voglio tornare“, tornare alle mie radici. Abbiamo fatto uno show in Messico e da allora ci sono rimasto… forse sono passati tre o quattro anni.

Come vedi la possibilità di rivedere la band con i membri originali?

Beh, sarebbe bello, non vedo la possibilità che possa succedere, voglio dire, mai dire mai, ma nessuno sa dove sia Jorge e ciò che stia facendo e Michael è un’imprenditore di successo e come Stevie ha detto, non avrebbe il tempo da dedicare alla band. Ora i TUFF sono la mia priorità, vorrei che questi ragazzi tornassero, ma non succederà. Non credo.

OK… cosa pensi della scomparsa di Jani Lane?

È difficile per me. Ho quasi pianto quando me l’hai detto. Non eravamo amici, ma se penso a Jani… quando eravamo a L.A… abbiamo festeggiato insieme, ci siamo fatti di cocaina, abbiamo bevuto fottute birre, siamo stati a party insieme… ho solo bei ricordi di Jani, era davvero triste vederlo… sprofondare, con l’alcol, il sovrappeso, qualunque cosa abbia attraversato… niente di tutto ciò, mi toglierà i ricordi delle feste nella Valley, sono profondamente addolorato per la sua morte.

Parliamo del futuro dei TUFF e degli altri tuoi progetti…

Ah bene, ti parlo del futuro dei TUFF. “What Comes Around Goes Around” sarà ritoccato e ri-registreremo una manciata di canzoni per  celebrare il 20° anniversario dalla pubblicazione con alcuni tagli e se le cose funzionano alla grande forse registreremo un nuova canzone o due. Quindi, pubblicazione del CD e tornare in tour per promuoverlo e lo farò finché  la gente continuerà a comprare i biglietti per venirci a vedere.

Grazie mille!

Criss, grazie fratello.

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